MONZA – Un uomo di 63 anni residente a Monza, il complice di 32 che vive a Basiano. Entrambi accomunati dalla stessa sorte: nei giorni scorsi sono stati raggiunti dai carabinieri della Stazione di Milano Moscova, notificato e dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano.
I due sono accusati di un furto “furbo” e tecnologico avvenuto il 6 ottobre 2017 a Milano in via Pasubio con una tecnica inusuale ma efficace. Grazie a un jammer, ovvero a un disturbatore di frequenze, costruito in modo artigianale, i due potevano impedire il funzionamento della chiusura centralizzata delle auto.
Così, secondo le indagini, quando il proprietario di una lussuosa Bmw 525 ha premuto il tasto sulla chiave, convinto di avere chiuso le portiere dell’auto, loro sarebbero riusciti a neutralizzarlo grazie al loro apparecchio che nascondevano nel cruscotto della loro Lancia Ypsilon.
Poi mentre uno pedinava il proprietario dell’auto, per avere la certezza che non tornasse indietro subito, l’altro con tutta calma si è impossessato di alcune borse contenenti attrezzature mediche e un computer portatile. Purtroppo per i due, però, il furto è accaduto sotto l’occhio vigile di una telecamera del sistema di videosorveglianza di un negozio. I Carabinieri, dopo avere analizzato quei fotogrammi, sono riusciti a risalire alla loro identità.