MILANO – Non ha pagato il suo ormai ex avvocato Francesco Pesce, che ha deciso di rinunciare al mandato, e dunque oggi la modella inglese Chloe Ayling non era rappresentata da alcun legale e non si è costituita parte civile nel processo milanese a carico di Michal Konrad Herba, 37enne di origini polacche, arrestato nell’agosto 2017 in Inghilterra, estradato in Italia e accusato di essere il complice del fratello minore Lukasz Pawel Herba, già condannato a in primo grado a 16 anni e 9 mesi di carcere per il sequestro a scopo di estorsione della ventenne.
Secondo le indagini della Squadra Mobile, la modella venne tenuta segregata tra l’11 e il 17 luglio 2017 prima in un appartamento a Milano e poi in una baita nel Torinese.
Stando a quanto spiegato dal pm ai giudici della Corte d’Assise, pare che la modella, che ha tempo per entrare come parte civile fino alla prossima udienza del 19 novembre, vorrebbe, a differenza del primo processo, testimoniare e parlare in videoconferenza dall’Inghilterra.