BARLASSINA – Fare i genitori è un lavoro difficile, essere i genitori di figli cresciuti con la rete e le nuove tecnologie lo è ancora di più. Lo sanno bene i partecipanti alla serata “Essere genitori di nativi digitali” che si è svolta lunedì nella sala convegni Vito Citterio. Una serata dedicata a genitori ed educatori per riflettere insieme sui cambiamenti che l’avvento di Internet e dei social ha portato e sull’uso che ne fanno i loro ragazzi.
Al tavolo dei relatori tre esperti del mondo digitale, ma anche dell’universo dei teenager: Andrea Massa, informatico, che grazie all’esperienza accumulata negli anni dal contatto e dal confronto diretto coi ragazzi ha spiegato le usanze e le mode maggiormente seguite dagli adolescenti; Stefania Sedini e Nicole Ventura entrambe psicologhe hanno realizzato una fotografia del ragazzo d’oggi, spiegando i bisogni e le motivazioni che stanno dietro ai fenomeni quali Sexting-Adescamento-Cyberbullismo e I.A.D; Matteo Meroni praticante avvocato ha spiegato le conseguenze legali alle quali si può incorrere per un uso scorretto del web.
La serata è stata organizzata da Progetto Massere in collaborazione con Croce Bianca Seveso, Bcc Barlassina e Ottica Cairoli ed il patrocinio dei Comuni di Barlassina e Seveso.
Soddisfatti gli organizzatori. “E’ stata una serata piacevole e interessante – ha commentato Federico Villa, presidente della Croce Bianca di Seveso – alla scoperta del mondo web e del suo utilizzo che fanno i “nativi digitali”, come vengono “classificati” i ragazzi di oggi. Croce Bianca è stata fin da subito interessata a voler portare nelle case dei cittadini queste preziose informazioni che tutti i genitori dovrebbero sapere per la tutela dei propri figli. A volte, dare in mano il cellulare o il tablet al proprio figlio per “farlo stare buono” può provocare effetti molto spiacevoli”.
Lo sanno bene gli insegnanti che sempre più spesso, come i genitori, non si sentono all’altezza della conoscenza informatica e social dei loro alunni e dei loro figli. “Per intere generazioni il supporto educativo ai giovani si è basato sulla forza dell’esperienza degli adulti: il nonno naturalmente era il più saggio, perché ne aveva viste più di tutti – ha dichiarato Marta Di Betta, insegnante scuola primaria – Oggi questo equilibrio é sconvolto, i giovani sono sempre un passo avanti a noi e, forse, ne vedono di più. La nostra esperienza non é più sufficiente per sostenerli nel percorso di crescita, tuttavia questo non ci sottrae dalla responsabilità di proteggerli dai pericoli che accompagnano le
innumerevoli nuove opportunità offerte dalla tecnologia”.
Il progetto Massere può essere portato nelle scuole: per chi volesse approfondire le tematiche e proporre questo intervento con alunni e genitori nei proprio Istituti scolastici, è disponibile un sito www.massere.it e una pagina facebook del Progetto: www.facebook.com/SicurezzaMinoriSuInternet .