MILANO – Avrebbe causato “gravi disturbi psichici” ad una coppia di vicini, dormendo e “bivaccando” davanti alla loro porta e minacciandoli in più occasioni, e avrebbe infastidito anche gli altri residenti del condominio, situato nella cosiddetta ‘chinatown’ di Milano, arrivando addirittura a chiudere il rubinetto dell’acqua condominiale con un lucchetto.
Con l’accusa di stalking è finito a processo, davanti al giudice Luigi Varanelli, un 64enne di origine egiziana, arrestato lo scorso settembre e difeso dal legale Enrico Belloli.
Stando all’imputazione, l’uomo in più occasioni avrebbe dormito e bivaccato “sul ballatoio e sulle scale condominiali che conducono all’abitazione dei coniugi, bagnando la porta della loro abitazione” con dell’acqua e “proferendo espressioni minacciose”. Inoltre, avrebbe anche pedinato i due provocando loro “un grave e perdurante stato di ansia e di paura”.
Nella giornata di ieri, venerdì 26 ottobre, il giudice ha deciso di disporre per l’imputato una perizia psichiatrica.