CREMONA – A scuola, ogni giorni, cercavano di spiegare ai ragazzi la buona educazione. Poi si scambiavano i badge per timbrare, per coprirsi a vicenda, e uscivano in città a godersi le ore libere: nove furbetti del cartellino, al termine dell’attività d’indagine, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica, all’insaputa dei dipendenti di una scuola superiore di Cremona, hanno monitorato tutti gli spostamenti di collaboratori e assistenti amministrativi. Scoprendo così che, invece di essere nell’istituto a svolgere il loro lavoro, erano in giro per la città. La loro presenza, naturalmente, risultava garantita dal badge affidato agli altri per questo meccanismo di copertura reciproca che faceva felici un po’ tutti.
I militari hanno così scoperto che i dipendenti risultavano presenti quando in realtà a scuola non sono nemmeno entrati. O, ao contrario, uscivano prima lasciando il badge agli altri. Non sono mancati, comunque, i casi in cui si sono allontanati durante l’orario di lavoro.
Grazie ai pedinamenti si è anche verificato cosa facevano: commissioni personali, spesa al supermercato, acquisto di fiori e di pianti, pranzi con amici.