CASALETTO LODIGIANO – Si sono seduti a tavola, ognuno con la propria preferenza per il menu, tutti però con una caratteristica in comune: i commensali che ieri si sono dati appuntamento all’Osteria dei Amis erano commercianti vittime di rapine.
Il pranzo ha avuto un forte significato simbolico. Non solo per la volontà di mettersi insieme e fare rete, ma anche per il ristorante scelto per il pranzo. E’ quello di Mario Cattaneo che, nella notte del 10 marzo 2017, dopo avere udito rumori nel suo locale, era intervenuto con un fucile esplodendo alcuni colpi. Nell’occasione era morto un romeno che era entrato per rubare.
A lanciare l’iniziativa è stata l’Unavi, Unione nazionale delle vittime, che non è nuova a manifestazioni di questo tipo e che ha voluto sostenere in questo modo il disegno di legge sulla legittima difesa, già approvato dal Senato ma ancora da discutere alla Camera.
A tavola, in mezzo a tutte le vittime, sedevano Paola Radaelli (presidente Unavi) Sara Casanova (sinaco di Lodi), Claudio Bariselli (segretario provinciale della Lega) e Giovanni Petrali: il tabaccaio che, a sua volta, in occasione di una rapina aveva sparato con la sua pistola uccidendo un malvivente e ferendo il complice.