MONZA – L’Avis in Prefettura e divulgare l’importanza della donazione. Un incontro ufficiale quello che si è tenuto settimana scorsa nella sede di via Prina Gianluigi Molinari, presidente di Avis provinciale, il prefetto Giovanna Vilasi e i dirigenti e i funzionari della Prefettura di Monza e Brianza.
Un’iniziativa tesa a sensibilizzare il personale della Prefettura sul tema della donazione del sangue, così come indicato in una direttiva firmata a luglio ministro Matteo Salvini, dopo un incontro con i vertici nazionali e lombardi di Avis. Il ministro degli Interni in quell’occasione aveva invitato i Prefetti, attraverso una circolare, a sostenere la promozione della donazione di sangue.
“Oltre a costituire una risposta all’emergenza medico-sanitaria – affermava – è indice di un bagaglio di valori che si fondano sulla condivisione e partecipazione e che si riflettono positivamente sulla sicurezza e la salute dei cittadini e sulla promozione di una cittadinanza attiva”.
Se il concetto di “cittadinanza attiva” significa mettere a disposizione della collettività un bene personale, la donazione di sangue rientra pienamente in questa categoria.
Da quell’incontro sono iniziati i contatti tra il presidente provinciale Gianluigi Molinari e il Giacomo Pintus, capo gabinetto della Prefettura monzese. Concordati obiettivi e modalità, l’Avis provinciale ha fatto visita a una trentina di dirigenti e funzionari, accompagnata dal dottor Fabio Rossi, direttore del Servizio Immunotrasfusionale dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Il presidente Molinari ha illustrato l’importanza della donazione periodica, continua e gratuita del sangue. Con numeri e statistiche ha dimostrato quanto sangue occorra tutti i giorni negli ospedali: emergenze, trapianti, terapie mediche, tutto necessita di sangue e dei suoi derivati.
Ora per gli interessati a diventare donatori di sangue si offre la possibilità di intraprendere le visite di idoneità in due specifiche giornate organizzate presso l’ospedale San Gerardo, dove potranno usufruire di un percorso diretto per affrontare visita, colloquio ed elettrocardiogramma.
Per Avis si tratta di una importante occasione di promozione che potrà poi diventare un modello da applicare in altri ambiti della pubblica amministrazione.