La lotta contro il cancro trova nella ricerca un’alleata preziosa. Negli ultimi anni i grandi passi fatti in avanti nel settore oncologico sono stati resi possibile dalla ricerca. E al medico e scienziato milanese Maurizio D’Incalci ricercatore all’Istituto Mario Negri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito il Premio Firc “Guido Venosta”.
La cerimonia di premiazione, svoltasi a Roma al Palazzo del Quirinale all’inizio della settimana, ha aperto ufficialmente la maratona “I Giorni della Ricerca” che, promossa dall’Associazione italiana ricerca contro il cancro, si protrarrà fino all’11 novembre.
Il Capo dello Stato ha inaugurato la prestigiosa iniziativa, giunta quest’anno alla 23esima edizione, con la consegna dei riconoscimenti a uomini e donne che hanno contribuito, anche se in modo diverso, ala lotta contro il cancro: il Premio Guido Venosta è stato assegnato a Maurizio D’Incalci, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, per i suoi studi, spesso controcorrente, che hanno contribuito significativamente allo sviluppo di nuovi farmaci anti tumorali che hanno dimostrato un importante impatto clinico.
Le sue ricerche sono state fondamentali nello sviluppo di farmaci che agiscono sul Dna (tra i qualitemozolomide, composti di coordinazione del platino, etoposide, altretamina, taxani e trabectedina). Le conoscenze sul meccanismo d’azione e delle proprietà farmacologiche e la distribuzione nei tumori di questi farmaci ne ha consentito uno sviluppo clinico mirato a specifiche forme tumorali. Maurizio D’Incalci ha studiato diversi composti naturali isolati prevalentemente da organismi vegetali, dedicandosi poi nelle specifico ai composti naturali di origine marina.
In particolare, nel 1994, riportava i primi dati sui potenziali effetti terapeutici della trabectedina, che era stata estratta da un organismo marino dei Caraibi e, nei successivi vent’anni, caratterizzava i particolari meccanismi che rendevano questo farmaco attivo per diversi tipi di sarcomi umani e per tumori dell’ovaio. L’efficacia di questo farmaco, dimostrata prima in laboratorio e poi in clinica per la terapia di alcuni sarcomi e tumori ovarici, è in gran parte dovuta alla sua capacità di controllare sia la crescita delle cellule tumorali, sia del microambiente tumorale che facilita la progressione del tumore ed impedisce al sistema immunitario di bloccarlo. Questi meccanismi sono particolarmente importanti alla luce del crescente interesse verso le immunoterapie, la cui efficacia è documentata per la terapia di molti tumori umani.
Nel corso della cerimonia Sergio Mattarella ha assegnato anche Il Premio Airc “Credere nella ricerca” a Carolyn Smith, ballerina, coreografa e giudice della trasmissione televisiva “Ballando con le Stelle” per aver saputo trasmettere, con forza ed emozione, un messaggio di fiducia nella ricerca e nel lavoro dei ricercatori – si legge nella motivazione del Premio – La scelta di affrontare il cancro a viso aperto, con naturalezza e senza nascondersi, ha trasformato la sua vicenda privata in un esempio per tante donne e tanti uomini impegnati a combattere lo stesso nemico”.
Lo stesso premio è andato anche alla Lega Serie A “per essere, da oltre vent’anni, al fianco di Airc – si legge nella motivazione – e per aver contribuito a sensibilizzare il mondo del calcio e i tifosi, negli stadi e sui media, con Un Gol per la Ricerca, iniziativa promossa in collaborazione con Federazione Italiana Giuoco Calcio, Associazione Italiana Arbitri e Tim. Una partnership che si rafforza di anno in anno con nuove iniziative per sostenere la formazione di giovani ricercatori”.
Inoltre, sabato 10 novembre i volontari dell’Airc saranno presenti in numerose piazze brianzole con l’iniziativa dei “Cioccolatini della Ricerca”: dietro una donazione minima di 10 euro sarà possibile portarsi a casa la dolcezza e la gioia di sostenere la ricerca contro il cancro.