MONZA – Quando ha ricevuto la telefonata e la notizia di essere stata ingaggiata per la realizzazione del primo e più grande affresco realizzato solo da donne non voleva credere alle sue orecchie. Ancora oggi, a distanza di qualche settimana, pensa di essere su “Scherzi a parte”: lei, fotografa per professione ma affreschista per passione, nell’autunno del 2019 partirà per gli Stati Uniti e insieme ad altre sette affreschiste realizzerà una grande opera, il “The Compassion Fresco” ispirato al tema della sensibilizzazione contro la violenza sugli animali, certi che un mondo dove c’è compassione è un mondo migliore.
Ha già le valigie pronte Barbara Badetti, artista nata in Marocco ma cresciuta a Monza, insegnante alla Scuola di Affresco Andrea Sala. Segnalata dall’artista Patrizia Gioia, la nostra affreschista brianzola sarà protagonista di un grande progetto artistico e culturale di portata internazionale finanziato dalla New York Foundation of the Arts e da altre fondazioni private che hanno creduto e appoggiato un’idea di sensibilizzazione al bello, a quest’antica tecnica molto amata e richiesta negli Stati Uniti.
Barbara Badetti farà parte di un team di affreschiste provenienti da diversi Paesi e selezionate dall’artista americana Mico di Arpo e chiamate a realizzare con lei il più grande affresco – nonché il primo – mai dipinto da sole donne. “Il lavoro ci impegnerà per circa 3 mesi – racconta Barbara – L’opera, se non ci saranno ulteriori cambiamenti, verrà realizzata a Conway, in South Carolina, su una parete di circa 40 metri quadrati”.
La nostra affreschista non dovrà sborsare neppure un euro, tutt’altro verrà stipendiata per il suo lavoro. “Alle nostre orecchie può sembrare strano – prosegue – In Italia, soprattutto nel settore dell’affresco, non ci sono più mecenati. Questa tecnica invece è molto amata e richiesta negli Stati Uniti, in Russia e in Cina”.
Sarà forse questa attenzione e stima nei confronti dell’arte e dell’artista ad aver lasciato (positivamente) a bocca aperta l’affreschista brianzola abituata in Italia a non ricevere tanta attenzione. “Sono felicissima per questa opportunità umana e professionale che mi è stata offerta – prosegue – Amo l’affresco e ogni artista che si avvicina a questa tecnica ne rimane folgorato. E’ una tecnica costosa, sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda il tempo di realizzazione, ma alla fine regala straordinarie emozioni. Nell’affresco è il muro che comanda, è il tempo meteorologico che decide, e quando si impara a dominarlo è fantastico: l’artista realizza tutto da sé, dai colori ai supporti. In Italia purtroppo, pur avendo l’affresco trovato qui i suoi natali, non viene molto considerato”.
Di scuole ce ne sono pochissime. Quella monzese creata nel 1995 da Andrea Sala è un gioiello prezioso, non solo per il territorio. “Sono molto felice e onorata di porter partecipare alla realizzazione di questo grande affresco tutto al femminile”, ci confida.
Nella certezza che negli Stati Uniti ci sarà anche una parte del compianto Andrea Sala: i suoi insegnamenti, i suoi segreti, la sua passione e la devozione per questa antichissima arte.
Barbara Apicella