COMO – Da un negozio all’altro, combinando guai in entrambi i casi: un ventunenne originario del Gambia, nella giornata di lunedì 12 novembre, è stato arrestato dagli uomini della Polizia di Stato. Ieri è stato poi processato per direttissima.
La telefonata al 112 è arrivata verso le 13. Si trattava della segnalazione di furto in un negozio di bigiotteria in via Luini. Mentre i poliziotti erano sul posto per raccogliere le testimonianze e dare il via alle indagini, sono stati informati della presenza di un uomo che stava molestando i clienti di un centro di telefonia in piazza San Fedele. La descrizione fatta dai titolari dell’esercizio corrispondeva con quella che avevano appena ottenuto nel negozio di bigiotteria.
Di corsa gli agenti si sono recati nel posto della seconda segnalazione. Lo straniero, visibilmente ubriaco, stava stringendo ancora nel pugno la bigiotteria rubata nel negozio precedente, con tanto di etichetta che ne provava l’origine.
Il giovane è stato arrestato e portato in Questura. Lì, da successivi accertamenti, si è scoperto che è in possesso del permesso di soggiorno per motivi umanitari e che ha già a suo carico numerosi precedenti per furto. Il giudice lo ha condannato a quattro mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.