Personaggio reale o no? Mentre molti negli anni hanno provato a rispondere a questo quesito, gli svizzeri non hanno dubbi: Guglielmo Tell è il loro eroe nazionale. E, secondo la leggenda, è il 18 novembre 1307 quando con rara maestria centra con la balestra la mela appoggiata sulla testa del figlioletto.
Tell è un cacciatore di Burglen, tra le vallate del Canton Uri. Si caccia nei guai da solo il 18 novembre 1307 quando, andando ad Altdorf, che a tutt’oggi è la città capitale del cantone, snobba il cappello imperiale issato nella piazza principale. Un gesto che è considerato un grave affronto. Il balivo Albrecht Gessler lo ha fatto mettere in cima al pennone per conto degli Asburgo per fare capire a tutti chi comanda. E ogni singolo passante, innanzi a quel cappello, è tenuto a inchinarsi.
Evitare quel gesto è pericoloso: nella migliore delle ipotesi si rischia la confisca dei beni, ma non sono rari i casi in cui si viene condannati a morte. Questa è la sorte che tocca anche a Guglielmo Tell al quale, all’ultimo momento, viene fatta una proposta: non sarà giustiziato, ma deve centrare con una balestra la mela posata sulla testa del figlioletto.
Non c’è possibilità di scelta. E’ una prova obbligata a cui Guglielmo Tell si sottopone ben consapevole dei rischi, nascondendo anche una freccia nella sua giacca per colpire Gessler qualora il figlio dovesse morire.
Il colpo di balestra è da maestro: la mela viene centrata perfettamente. Ma si scopre dell’esistenza della seconda freccia e Tell viene arrestato e portato in carcere. Verrà liberato di notte dagli stessi secondini a causa di una tempesta che si è abbattuta sul lago: Tell, grande cacciatore ma anche valido timoniere, è la loro speranza di salvezza.
E’ l’occasione per fuggire, con il desiderio di non dimenticare l’accaduto: un giorno più tardi Tell, con la stessa balestra che l’ha reso famoso, uccide il tiranno Gessler mentre è in strada diretto verso Zurigo.
La tradizione vuole che questa vendetta dia l’inizio a tutta una serie di moti rivoluzionari da parte del popolo, che inizia ad assediare i castelli e a eliminare i rappresentanti del potere imperiale ponendo fine alla storia della Svizzera originaria.
Sempre secondo la leggenda Guglielmo Tell morirà nel 1354. Ancora una volta nel suo destino c’è di mezzo una tempesta. Stavolta perderà la vita per salvare un bambino finito in un fiume in piena. Pronto a sacrificare la vita. Per gli svizzeri un vero eroe.