MONZA – La fatturazione elettronica per le piccole aziende è diventata una bestia nera, soprattutto per il serio rischio privacy. L’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, col segretario generale Marco Accornero, ha sollevato più volte il problema per una categoria, spesso, soffocata dagli adempimenti burocratici. E il Garante per la Privacy ha avvertito l’Agenzia delle Entrate che il nuovo obbligo della fatturazione elettronica, così come è stato regolato, presenta “rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali”.
Per questo motivo il Garante ha chiesto all’Agenzia di “far sapere con urgenza come intenda rendere conformi al quadro normativo italiano ed europeo i trattamenti di dati che verranno effettuati ai fini della fatturazione elettronica”.
“Il Garante per la Privacy è giunto a concordare appieno quanto da noi denunciato fin dallo scorso aprile – commenta Accornero -, quando mettemmo in luce le profonde criticità che oggi sono oggetto di rilievo all’Agenzia delle Entrate. Ben sei mesi fa, fummo promotori, inascoltati, di una semplificazione che avrebbe comportato l’indicazione in fattura elettronica dei soli elementi di sintesi della transazione, pienamente validi ai fini fiscali, senza dover descrivere tutto analiticamente.”
E la prima volta che il Garante esercita il nuovo potere correttivo di avvertimento, attribuito dal Regolamento europeo, attraverso un provvedimento adottato anche a seguito di alcuni reclami. Il provvedimento del Garante è stato inviato anche al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dellEconomia e delle Finanze per le valutazioni di competenza.
“Auspichiamo che questo autorevole intervento, che suona come un allarme preciso – chiosa Accornero – venga recepito con urgenza e produca modifiche al provvedimento di entrata in vigore della fatturazione elettronica il prossimo gennaio.”