MONZA – Caso Bramini: l’asta di questa mattina è andata deserta. Sergio Bramini ha tirato un sospiro di sollievo. “Questa mattina sono stato travolto da tantissime emozioni e sentimenti contrastanti – ha commentato al termine dell’asta giudiziaria – Ho temuto di perdere quella casa nella quale sono conservati i ricordi della mia famiglia e della mia vita. Lì con me c’erano tutte le persone alle quali volevo bene”.
Non solo non si sono presentati acquirenti, ma nei giorni precedenti Sergio Bramini ha cercato di salvare in extremis la sua abitazione. Grazie al prestito fiduciario messo a disposizione da Credito Italia (di 376mila euro) Sergio Bramini ha cercato di chiudere i conti con i suoi creditori: con le banche (che hanno accolto positivamente la proposta) e con il curatore fallimentare (che non si è ancora pronunciato).
“Tutto è rimandato alla prossima asta, ma non è ancora perduto – ha aggiunto l’imprenditore monzese fallito a causa dello Stato – Un grazie immenso a Credito Italia che mi ha soccorso, ha messo a disposizione la somma per la banca e per il curatore. Somma che, naturalmente, io dovrò restituire. Somma già depositata presso un notaio attraverso assegno circolare”.
Sergio Bramini torna a sperare. Nulla è ancora perduto: lui e la sua famiglia potrebbero tornare a vivere in quella grande casa di via Sant’Albino 22 dove Sergio Bramini ha vissuto momenti importanti della sua esistenza. Per adesso lasciamogli godere questa giornata di festa (a metà). La sua villa per ora è ancora salva!
Barbara Apicella
1 Comment
È una vergogna..!ma.nn ha pagato ancora abbastanza ..inutilmente!?..Lasciate ritornare alla sua vita questo uomo insieme alla sua figlia.nella sua.casa!! Perseguite le ..persone delinquenti..invece di quelle oneste!!Forza Sergio