MONZA – I genitori dei piccoli pazienti in cura dalla dottoressa Maria Teresa Villa sono ancora sul piede di guerra: malgrado le rassicurazioni dei vertici di Ats sulla diminuzione della mole di lavoro alla professionista che si trova un carico di 1140 pazienti (rispetto al tetto massimo di 800) nei quartieri di Cederna e Sant’Albino e la pubblicazione di un bando per un nuovo pediatra nel quartiere pare che nulla sia ancora cambiato.
I genitori hanno perciò ripreso carta e penna, inviando un’altra lettera ai vertici della Ats, al Prefetto, al sindaco di Monza, all’assessore alla Famiglia di Monza, all’assessore regionale al Welfare. Chiedendo un intervento immediato, soprattutto in previsione dell’arrivo ormai prossimo della stagione di influenze e malattie infettive che intaseranno ulteriormente un ambulatorio già al collasso.
“E’ necessario che vengano spostati alcuni pazienti – spiegano i genitori – Per esempio gli ultimi iscritti o chi ha terminato o superato il cosiddetto periodo provvisorio dei sei mesi, dirottandoli su altri specialisti presenti in città. Suddividendo perciò il carico di lavoro su tutti gli specialisti”.
I genitori sono esasperati: impossibile mettersi in contatto telefonicamente con la dottoressa Villa oberata di lavoro tanto che gli appuntamenti vengono fissati anche nella pausa pranzo e fino alle 10 di sera. Una situazione ingestibile, non solo per i genitori ma anche per la dottoressa. Un medico amato e stimato dai genitori dei piccoli pazienti che hanno messo in piedi la raccolta firme e scritto ai vertici delle istituzioni proprio perché non vogliono assolutamente perdere la loro pediatra.
Intanto dalla sede di viale Elvezia i vertici di Ats hanno risposto anche ai genitori. Rassicurandoli sull’avvio della procedura di un nuovo bando per l’arrivo di un altro pediatra da assegnare al quartiere, ma i tempi della burocrazia non sono così tempestivi come quelli delle malattie. Per quanto riguarda l’assegnazione di nuovi pazienti e la suddivisione degli ultimi anche sugli altri pediatri di Monza dall’Ast ribadiscono che è di competenza dell’Asst Monza. Con la riforma sanitaria di Regione Lombardia approvata dalla Giunta Maroni, questa delega un tempo di competenza della ex Asl adesso viene svolta dall’ex ospedale. L’Ats ha già sollecitato il problema e le richieste del medico e dei pazienti a chi di competenza.
Ma ad oggi pare che nulla sia cambiato: neanche la determinazione delle mamme e dei papà ad alleviare la mole di lavoro della loro pediatra e nell’attesa dell’arrivo di un altro specialista nel quartiere la suddivisione dei pazienti in esubero sugli altri pediatri presenti in città.
Barbara Apicella