MONZA – Ferrovia ancora al centro dell’attenzione della politica. Stavolta, però, mentre il settore del trasporto su ferro è in fase di trasformazione, con un mix di potenziamento e di tagli, a prendere la parola sono gli esponenti del Partito Democratico, che per nulla hanno gradito le dichiarazioni del brianzolo Andrea Monti, consigliere regionale della Lega.
“Sebbene rivesta un ruolo istituzionale importante – afferma Marco Cappelletti, consigliere delegato ai Trasporti della Provincia di Monza e Brianza – Monti non ha ancora capito la differenza tra rete ferroviaria (gestita in Lombardia da RFI e da Ferrovienord, società della Regione) e servizio ferroviario (gestito da Trenord, società voluta dalla regione). Dovrebbe sapere che Trenord è un’invenzione tutta lombarda, di una regione da sempre amministrata dalla Lega, che ha illuso i pendolari dicendo di risolvere il problema del trasporto pubblico. Oggi, il servizio ferroviario è in caduta libera: nessun nuovo treno, nessuna programmazione della manutenzione dei treni esistenti e nessuna soluzione alla cronica mancanza di 150 dipendenti macchinisti e capotreno di Trenord”.
“La gestione Farisè di Trenord – aggiunge Cappelletti – è stata un fallimento pubblico ed etico-morale nei confronti dei pendolari: taglio sistematico della manutenzione dei treni e nessuna assunzione. Andrea Monti tutto questo non lo sa, perché non ha voglia di approfondire un tema scottante per il suo partito, oppure sa, ma vuole dare tutte le colpe al PD che invece ha radicalmente rinnovato il sistema ferroviario in Italia: le tanto criticate Ferrovie dello Stato italiane stanno talmente bene economicamente che sono in pole position per acquisire Alitalia (altro grande fallimento del centrodestra) l’alta velocità è l’unica in Europa ad avere una remunerabilità economica. Invece in Lombardia mancano 150 macchinisti e capotreni e decine di treni nuovi, ogni giorno Trenord programma le soppressioni per sopperire a tale mancanza, mentre i treni vecchi si rompono; la risposta della Lega è tagliare le corse e le tratte ferroviarie: sembra quasi che Andrea Monti non abbia mai preso un treno in vista sua”.
“Assurdo l’attacco all’Assemblea dei sindaci da parte del consigliere Monti – aggiunge Pietro Virtuani, segretario provinciale del Pd di Monza e Brianza – è smodato e fuori luogo. L’Assemblea dei sindaci è il luogo in cui i rappresentanti più vicini ai cittadini si confrontano discutendo problemi e soluzioni. La Lega si prenda la sua responsabilità nella gestione fallimentare del trasporto pubblico nella nostra regione, invece di lamentarsi dei sindaci che giustamente segnalano il problema nelle sedi appropriate”.