MONZA – L’assessore alla Sicurezza Federico Arena spara contro la Giunta Scanagatti e la politica in tema di sicurezza abbracciata dai predecessori. “Siamo partiti dallo zero assoluto della precedente amministrazione – scrive sul suo profilo Facebook – per arrivare ad un adeguato livello di dispositivi di sicurezza. Ora, con l’approvazione del Decreto legge sicurezza, andremo dritti verso la sperimentazione del taser!”.
A un anno e mezzo dal nuovo incarico l’assessore alla Sicurezza continua a punzecchiare la precedente Giunta di centro sinistra soprattutto in tema di polizia locale. Così che l’arrivo dei nuovi giubbotti antiproiettile e antitaglio, dei caschi per i Tso e altre attrezzature diventa l’occasione per polemizzare con la passata amministrazione.
Quello zero assoluto assegnato da Arena in tema di sicurezza ai predecessori lascia poco spazio alla diplomazia. L’assessore boccia totalmente lo stato di attrezzature lasciate in eredità dalla Giunta di centrosinistra e dopo un anno e mezzo di lavoro si dice soddisfatto anche se di strada ancora ce n’è da fare. Aspettando quei tanto desiderati taser che vuole dare in dotazione agli agenti della Polizia locale.
B. Api
1 Comment
In qualità di Assessore della Giunta Scanagatti con delega alla Mobilità e alla Sicurezza rispedisco al mittente, ossia all’attuale Assessore, le affermazioni rese a questa testata.
Sotto la mia responsabilità politica la Polizia Locale ha operato con dedizione, professionalità e competenza per tutti i cinque anni del mio mandato, con risultati eccellenti e documentati con resoconti annuali precisi e puntuali al Consiglio Comunale e alla città.
Certo con priorità e stile diversi, come spetta alla politica. Faro per la mia azione è sempre stata la legislazione, nazionale e regionale, che assegna compiti ben precisi alla Polizia Locale, complementari a quelli delle Forze dell’Ordine, responsabili per Legge dell’Ordine Pubblico.
Sotto il mio mandato politico la Polizia Locale svolgeva un ruolo multiforme su tutti gli aspetti del vivere di una città favorendo i comportamenti positivi (polizia di prossimità con presidi nei quartieri e “security point”, primi incontri di avvio del controllo di vicinato, educazione stradale, presenza di agenti a piedi e di pattuglie in auto e in moto), contrastando le illegalità (ambientali, edilizie, commerciali), le occupazioni abusive e la prostituzione esercitata in luoghi abitati, controllando le aree sensibili, governando situazioni di emergenza viabilistica; tutto questo grazie a nuclei specialistici di eccellenza. Il sistema di videosorveglianza, che partì con me nel 2007 con la Giunta Faglia, è stato esteso quanto a copertura di telecamere in città, quanto a funzioni software e reso fruibile a Polizia e Carabinieri (fu una delle prime azioni del mio secondo mandato). Abbiamo attivato i varchi elettronici di controllo accessi solo dopo aver risolto tuttte le questioni relative ai residenti e a chi ha attività nella ZTL del centro, giusto per parlare di dotazioni…
Insomma un modello di sicurezza partecipata e diffusa a servizio di una città sempre ben presidiata dalle Forze dell’Ordine sotto l’egida del Prefetto, che non ringraziamo mai abbastanza (Prefetto e Forze dell’Ordine). Una città che volava alto e che tra il 2016 e il 2017 grazie alla visita di Papa Francesco, ai concerti di Ligabue, agli I-days oltre che al GP ha ospitato serenamente centinaia di migliaia di visitatori che restavano a bocca aperta per le nostre bellezze.
Forse vivere serenamente non ci aggrada, per cui meglio attizzare paure per far credere di essere accerchiati e minacciati in continuazione e dotare la Polizia Locale di strumenti sempre più aggressivi. Ho sempre rispettato e sempre rispetterò la democrazia e se il modello preferito dai più è quello che ci spinge a essere sempre più armati me ne farò una ragione.