PERO – Dopo lo stupore, il momento della rabbia: momenti di tensione ieri all’asilo in cui lavorava l’educatore che è stato arrestato dai Carabinieri. A manifestare tutta la loro ira sono stati alcuni genitori nel momento in cui sono arrivati nel pomeriggio per riportare a casa i figli.
Situazione difficile da gestire anche per il personale della scuola materna, tant’è che una dipendente è uscita per parlare con i genitori spiegando quanto era successo. Cose che, purtroppo, papà e mamme avevano già letto sui siti Internet e conoscevano benissimo. Quello che volevano sapere, invece, era la risposta a una domanda semplice: tutta la struttura dell’asilo dov’era mentre accadevano queste cose?
“Ridateci i nostri bambini e basta – hanno gridato i genitori – non possiamo credere che nessuno si sia mai accorto di nulla”. Non solo i 42 episodi di maltrattamento riscontrati dai Carabinieri in un mese sono davvero tanti, ma bisogna anche considerare che più volte sono state avanzate critiche contro quell’educatore, ritenuto troppo sbrigativo e troppo severo con i bambini che gli venivano affidati.
A detta dei genitori, però, critiche e perplessità che sono rimaste inascoltate. Ora, malgrado l’educatore non sia più in quella scuola dell’infanzia a causa dell’arresto, l’episodio è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “In molti – spiegano alcune mamme – stiamo valutando se portare i nostri bambini in un’altra struttura o se continuare a portarli qui. Intanto, di sicuro, per qualche giorno li terremo a casa”.