COMO – Quando è uscita dal lavoro a Lugano e ha trovato la multa sotto al tergicristallo della sua vettura, mentre quelle con la targa svizzera non erano state nemmeno prese in considerazione, una frontaliera italiana non ci ha pensato due volte: con il suo smartphone ha documentato l’accaduto e si è sfogata postando il video sui social network. L’azienda svizzera in cui lavora non l’ha presa bene e ha deciso di licenziarla.
La proatgonista della vicenda è una ragazza italiana, ingegnere gestionale residente a Como, che lavora a Bioggio nei pressi di Lugano, regolarmente assunta da un’azienda che offre servizi bancari. Uscita dal lavoro, ecco la sorpresa: la multa sul parabrezza. Può capitare. Ma ciò che la ragazza non ha proprio digerito è la disparità di trattamento. Con il cellulare ha documentato in un video che le altre auto in sosta nella stessa fila, ma con targa svizzera, non erano state sanzionate.
A quel punto, salita a bordo della sua vettura, ha commentato l’accaduto definendo accusando di xenofobia i poliziotti, ignoranti e razzisti, nella convinzione che non sia stato un caso trovare la multa sull’unica auto con targa italiana. La battaglia condotta dagli svizzeri contro i frontalieri, del resto, può anche avere agevolato questo pensiero.
Il video, postato su Youtube, ha avuto tantissime visualizzazioni. Tanti anche i commenti sulla polizia svizzera e sul trattamento che viene riservato agli italiani. L’azienda, malgrado la rimozione del video, ha però annunciato il licenziamento, facendo sapere che ritiene doveroso agire “contro comportamenti ineccettabili” e che in virtù dell’accaduto “non c’erano più i presupposti per proseguire la collaborazione”.