MILANO – Ambrogio: il volto e l’anima. Questo il titolo del libro dedicato alla figura del patrono di Milano che verrà presentato questo pomeriggio, martedì 4 dicembre, alle 17.45 al Museo Diocesano (piazza Sant’Eustorgio 3).
Un libro (edito dal Centro Ambrosiano) scritto da Luca Frigerio che ripercorre e analizza la figura del santo protettore del capoluogo lombardo, un santo tanto amato e venerato dai milanesi. Nel libro l’autore cerca di indagare come sant’Ambrogio sia stato rappresentato nel corso dei secoli. Dagli anni immediatamente successivi alla sua morte, con il realistico ritratto musivo in San Vittore in Ciel d’oro, fino all’epoca borromaica, quando san Carlo riprende la grandiosa figura del suo predecessore, proponendolo come modello ai suoi sacerdoti e come maestro per tutti i fedeli ambrosiani. Passando per i secoli medievali, tra lotte religiose e di potere; continuando con il tempo rinascimentale, tra rivisitazioni e nuovi orizzonti; arrivando alle soglie della modernità.
Una ricerca iconografica, ma non solo. Ritratto dopo ritratto, infatti, attraverso l’analisi di quasi un centinaio di opere d’arte, viene a disvelarsi una figura estremamente ricca e sfaccettata, anche al di là delle attese e degli schemi consolidati. Una personalità, quella di Ambrogio, che se ben emerge in tutta la sua grandezza e in tutto il suo valore già negli scritti antichi, a cominciare dalla biografia del suo segretario Paolino, trova la sua rappresentazione – è proprio il caso di dirlo – più autentica e concreta proprio nelle moltissime immagini che hanno tentato di restituirci il santo vescovo di Milano, prediligendone, a seconda del contesto storico e sociale, un particolare aspetto o una ben determinata qualità.
Ambrogio vescovo e pastore. Ambrogio santo. Ambrogio poeta, scrittore e biblista. Protettore e patrono. Difensore dei poveri, degli ultimi e degli oppressi. Araldo della giustizia e della verità. Saldo di fronte ai potenti, mansueto con i piccoli. Ambrogio dei milanesi e degli ambrosiani. Eppure, in fondo, davvero di tutti.
Nell’opera il lettore non troverà tutte le innumerevoli opere d’arte che raffigurano il santo vescovo di Milano, né una semplice selezione di capolavori che lo ritraggono. E tuttavia, confidiamo, emergerà di Ambrogio un ritratto fedele e autentico: del suo volto e della sua anima, appunto.