MILANO – Il cantiere della metropolitana milanese diventa un film e gli operai si trasformano in attori. Si intitola “Blu” il documentario che sarà proiettato questa sera, mercoledì 5 dicembre, alle 21 (con repliche alle 22 e alle 22.40) al Cinema Spazio Oberdan – Fondazione Cineteca (viale Vittorio Veneto angolo via Tadini) firmato dai registi Marina Parenti e Massimo D’Anolfi.
Il docufilm, presentato in anteprima all’ultima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Orizzonti”, racconta la storia degli operai impegnati nei sotterranei della città a costruire il tunnel della metropolitana. Un viaggio notturno e sotterraneo all’interno della talpa Tbm (Tunnel boring machine) impegnata nella realizzazione delle gallerie di M4. Il lavoro degli operai nel cantiere, quella luce in fondo al tunnel che piano piano si intravede, fino a quando finalmente si raggiunge la fermata. La partenza della Tbm da una stazione e l’arrivo alla successiva segnano le tappe del film, un passaggio che va dal buio del lavoro sotto terra alla rottura della paratia che libera i lavoratori dalle viscere della terra e dalla loro notte infinita. Lo sguardo del film è rivolto a luoghi inaccessibili e invisibili e mostra l’indissolubile legame fra uomini e macchine, fra tecnologia e lavoro manuale, fra sicurezza e paure ancestrali, fra programmazione e casualità, un omaggio a tutti i lavoratori invisibili.
Alla serata saranno presenti, oltre ai registi e agli operai del cantiere che si sono prestati anche alla macchina da presa, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, il direttore generale della Fondazione Cineteca Matteo Pavesi, il presidente di M4 Spa Fabio Terragni, il presidente del Consorzio dei costruttori CMM4 Guido Mannella (Salini Impregilo) e l’amministratore delegato di MetroBlu Scarl Massimo Lodico (Astaldi) e gli operai che lavorano alla M4, attori del film.
L’ingresso è libero ma è necessario confermare la partecipazione inviando un’email a promozioni@cinetecamilano.it