ZANICA – Aveva preso a badilate la sua cagnolina e l’aveva sepolta viva in giardino. Un pensionato di 84 anni residente in paese, nella giornata di mercoledì 5 dicembre è finito a processo al Tribunale di Bergamo. Ha chiesto il patteggiamento, ma il giudice ha rinviato la decisione.
Il fatto risale all’inizio di novembre 2017. L’anziano, dopo avere appreso che la sua setterina Siria era malata di tumore, aveva deciso di alleviarle le sofferenze. A modo suo: insieme a un amico ha iniziato a prenderla a badilate in testa per ammazzarla, forse convinto che questa sia una morte dolce, poi l’ha sepolta nel terreno. Non aveva però fatto i conti con la voglia di vivere dell’animale che, sebbene agonizzante, era riuscito più tardi a tirare fuori il muso dalla terra. I suoi guaiti avevano attirato l’attenzione di un passante che, inorridito, aveva immediatamente dato l’allarme facendo intervenire le forze dell’ordine.
Il cane era stato affidato ai veterinari dell’Enpa. Sul web, oltre alle parole di sdegno, valanghe di richieste da parte di persone che si erano dichiarate disposte ad adottare l’animale. Purtroppo, a distanza di qualche giorno, la notizia della sua morte.
L’anziano, denunciato e finito sul banco degli imputati, consigliato dal suo avvocato ha chiesto la via del patteggiamento. Il giudice non si è pronunciato, preferendo rimandare ogni decisione alla prossima udienza. Nel frattempo, tuttavia, ha accettato la costituzione dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) quale parte civile.
“Auspichiamo – scrive l’Enpa in una nota – che in caso di accoglimento del patteggiamento la pena applicata sia comunque congrua con i reati contestati e con la particolare crudeltà della condotta posta in essere”.