MONZA – Prima, la modellazione idraulica. Poi, le videoispezioni. E adesso, il monitoraggio costante delle portate. BrianzAcque sta eseguendo un check up completo all’intero sistema delle reti fognarie. Obiettivo? Conoscerne lo stato di salute, individuarne potenzialità e punti deboli, così da riuscire a intervenire in via preventiva e in modo sempre più mirato sull’intero sistema di sottoservizi. E’ in questo contesto, che la water utility di Monza e Brianza ha dato avvio a “Non ci piacciono le mezze misure”, slogan coniato per la campagna dedicata al monitoraggio permanente delle portate delle fognature su scala provinciale.
Un unicum in Italia. Grazie all’installazione nelle condotte sotterranee di 1000 misuratori, di cui 850 posizionati sugli scolmatori, 100 sui collettori e i restanti 50 da utilizzare come jolly a seconda delle necessità, sarà possibile conoscere in ogni momento i quantitativi di acqua (reflui) che passano nelle tubature sia quando il tempo è asciutto, sia quando piove. Informazioni preziose su cui lavorare per pianificare e mettere in campo interventi e azioni finalizzate a contenere e a gestire al meglio sul territorio allagamenti sempre più d’impatto e diffusi, effetto di un mix dovuto ai cambiamenti climatici e a reti fognarie molto spesso obsolete, vecchie anche di 30-40 anni. Di più. Su tutti gli scolmatori di piena è previsto l’ulteriore equipaggiamento con alert di attivamento che, collegati al sistema del telecontrollo aziendale, segnaleranno in tempo reale eventuali anomalie relative, ad esempio, ad alcuni tipi di sversamenti anomali, contribuendo così a prevenire la possibilità di inquinamento di fiumi e corsi d’acqua minori a beneficio dell’ambiente e della comunità.
La campagna di monitoraggio, appaltata “chiavi in mano” per un valore di 6 milioni 851.197 euro, si protrarrà per 5 anni con l’utilizzo di strumentazioni tecnologicamente avanzate e servizi ad alta ingegnerizzazione. I dati rilevati lungo i 2.700 Km. di tubazioni, verranno gestiti da una piattaforma web based mentre, le misure ottenute, costituiranno un elemento fondamentale di calibrazione continua del modello matematico, utilissimo per calibrare la pianificazione e il rischio idraulico.
“Quest’investimento – afferma Enrico Boerci, presidente e amministratore delegato di Brianzacque -, così consistente per importo ed estensione geografica, è uno di quelli che fanno la differenza e che, ancora una volta, dimostra quanto BrianzAcque sia un’azienda moderna e capace di metter in campo progetti all’avanguardia per una conduzione del servizio idrico integrato teso a gestire e a intervenire prioritariamente sulle criticità piuttosto che non a subirle. L’attuazione del monitoraggio permanente di portata ci consente, tra l’altro, di essere i primi in Italia a adempiere in modo innovativo alle prescrizioni di Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) in tema di monitoraggio degli scolmatori e dell’intera rete provinciale”.
“Non ci piacciono le mezze misure” vede inclusa la ricerca e la valutazione delle cosidette “acque parassite”, ossia apporti idrici non desiderati all’interno della rete fognaria, che possono trarre origine da infiltrazioni di acqua di falda attraverso giunti o condotte ammalorate, da scarichi non autorizzati, da rogge e torrenti. Reflui che non dovrebbero correre o ristagnare dentro le condotte perché le sovraccaricano, perché riducono l’efficienza degli impianti di depurazione, perché fanno lievitare i costi legati al collettamento e al trattamento. Come pure è contemplata l’installazione di una fitta rete pluviometrica allo scopo di tenere sotto osservazione i periodi di tempo secco e di pioggia da correlare con i dati di misura di portata e di caratterizzare e catalogare gli eventi meteorici.
Decollato lo scorso 12 novembre, il progetto viene portato avanti contemporaneamente in più macrodistretti comunali e distretti idraulici in cui è stato suddiviso il bacino della Provincia di Monza e Brianza: da Nord a Sud, da Est a Ovest. Sette le squadre operative messe in campo della ditta appaltatrice per un totale di 25 specialisti del settore. Ciascuna è composta da un ingegnere, due capisquadra e altrettanti addetti all’apertura e alla chiusura dei tombini mentre, in back office un team di ingegneri si occupa del trattamento dati. La direzione generale dei lavori è guidata da BrianzAcque fin nei più piccoli dettagli. Per collocare e fissare gli strumenti di misura in corrispondenza dei punti designati, il caposquadra, come un abile speleologo, debitamente imbragato nel pieno rispetto delle rigide norme di sicurezza, si cala all’interno della cameretta fognaria sino a una profondità che può raggiungere anche i sei metri.
L’attività procede per step. Ad oggi è già in fase di completamento l’installazione dei primi 100 misuratori di portata, che decuplicheranno entro la prossima primavera. Una volta completate tutte le pose, scatterà il service “chiavi in mano” per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei misuratori e per la fornitura dati a BrianzAcque, tramite un apposito software gestionale, vero cuore dell’appalto.
“Il progetto di elevato profilo tecnico – spiega l’ingegner Massimiliano Ferazzini, direttore del settore Pianificazione e Progettazione territoriale di BrianzAcque – è frutto della nostra grande attenzione all’ambiente e ci consentirà di potenziare la capacità gestionale delle reti e di pianificare i prossimi interventi con ancor maggiore efficacia”.