MONZA – Se a livello nazionale Lega e Movimento 5 Stelle hanno trovato l’intesa per governare su punti ben precisi ritenuti di primaria importanza, non si può certo dire altrettanto qui in Lombardia. Visioni diametralmente opposte, non passa giorno senza motivo di attrito tra i due gruppi. L’ultimo spunto, in ordine temporale, è offerto dal Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza, con un emendamente presentato dal Movimento 5 Stelle per cancellare il contributo regionale indispensabile al mantenimento della manifestazione motoristica in Brianza.
“Con i penstatellati – afferma Andrea Monti, vice capogruppo della Lega in Consiglio regionale – serve davvero la pazienza di Giobbe. Forse sognano un mondo diverso: niente treni ad alta velocità, niente gasdotti, niente inceneritori (salvo poi non saper dove mettere i rifiuti) e adesso, a quanto pare, niente Formula 1. Questo è ciò che emerge dall’emendamento presentato da Di Marco al Bilancio di Regione Lombardia, corredato di una relazione dove si sostiene che i contributi, i 5 milioni l’anno per il quinquennio necessari per il rinnovo del contratto, sarebbero erogati ad un privato”.
Monti, schierato a difesa del Gran Premio e grande appassionato di motori (con il rally nel sangue), ha però qualcosa da ridire: “Urge spiegare al consigliere pentastellato come il beneficiario di questi fondi non sia un’azienda, o altro soggetto simile, ma l’Aci, organizzatore dell’evento presso l’autodromo di Monza. Altra puntualizzazione riguarda gli incassi del Gran Premio, che derivano per lo più dalla vendita dei biglietti e non dalla pubblicità, su cui il grosso dei guadagni spetta a Liberty Media. Detto questo 5 milioni annui sono sicuramente una cifra cospicua, ma non costituiscono un investimento enorme per Regione Lombardia, soprattutto alla luce di un dato ineludibile: l’evento genera un indotto enorme per tutto il territorio, non solo monzese, ma lombardo e costituisce un volano incredibile per l’economia”.
“Si tratta quindi di un emendamento masochista – conclude Monti -, che fortunatamente non ha nessuna possibilità di passare in Aula la prossima settimana. Auspico che questa cosa muoia in Consiglio regionale e non rinasca a Roma, perché bisogna ricordare che per il rinnovo del contratto Aci dovrà contare sull’appoggio della Regione, ma anche su quello del Ministero dei Trasporti, nel concedere l’utilizzo dei fondi del Pra per garantire le risorse necessarie al rinnovo. È bene che si sappia infatti che sul Gran Premio la Lega non è disposta a cedere di un solo millimetro”.