MILANO – Con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Lombardia i vari gruppi rappresentati al Pirellone tirano le somme su quanto si vuole fare o non fare sul territorio. Il Movimeno 5 Stelle avverte: “Il Consiglio regionale nella mattinata di martedì 18 dicembre ha bocciato il nostro emendamento per la riqualificazione della Milano-Meda. Avevamo chiesto di impegnare 5 milioni di euro, gli stessi che la Regione tira fuori per il Gran Premio di Formula 1 a Monza, ma la proposta è stata respinta dalla maggioranza”.
“A quanto pare – afferma Marco Fumagalli, il brianzolo che siede tra i banchi del gruppo pentastellato in Regione Lombardia – l’attuale maggioranza a trazione leghista preferisce il sogno, che io definirei incubo, di una Pedemontana domani invece di dare risposte subito alle migliaia di automobilisti che percorrono ogni giorno la superstrada Milano-Meda. Mi pare evidente che Regione Lombardia non abbia alcuna intenzione di riqualificarla”.
Per l’esponente del Movimento 5 Stelle la bocciatura dell’emendamento da lui presentato risulta inconcepibile: “La riqualificazione della Milano-Meda è un’opera di semplice e rapida realizzazione dal costo contenuto, previsto in circa 150 milioni. Se la progettazione cominciasse domani, entro il 2023 l’arteria potrebbe contare su di un tangibile miglioramento nella circolazione. Evidentemente la Lega preferisce continuare ad esasperare gli automobilisti, costringendoli ad ore ed ore di traffico quotidiano, con la promessa di un’opera che costerà loro cifre folli, piuttosto che progettare soluzioni immediate. Oggi abbiamo imparato che la Lega è il partito del no alle opere e alle infrastrutture utili ai cittadini, mentre si conferma il partito del sì allo spreco di risorse pubbliche. Del resto non è una novità: il M5S si batte per la riqualificazione delle strade esistenti, mentre loro vorrebbero il Tav in Piemonte”.
Fumagalli conclude con un’amara considerazione: “Ho l’impressione che si tratti non di valutazioni differenti rispetto alle mie, ma esclusivamente di una questione politica. Le priorità della Giunta regionale sono al totale traino dei poteri finanziari e industriali, mentre i cittadini possono aspettare in coda per fare le visite negli ospedali o per percorrere in auto strade vetuste che necessitano di importanti riqualificazioni. Sono certo che i cittadini si ricorderanno di queste cose alle prossime elezioni”.