ZANICA – Una condanna a otto mesi di reclusione, ma con la sospensione condizionale della pena. E’ quanto ha stabilito il giudice del Tribunale di Bergamo nei confronto dell’anziano di 84 anni, residente a Zanica, che aveva sepolto vivo la sua cagnolina.
La vicenda risale al mese di novembre di un anno fa. Il pensionato, visto che il suo setter era malato di tumore, aveva deciso a modo suo di abbreviare le sofferenze. Ovvero a suon di badilate in testa per ammazzarla. Poi, convinto di aver portato a termine il suo proposito, con la complicità di un amico aveva sepolto il cane in campo nella campagna del paese e se n’èra andato via.
Non sapeva, però, che la setterina era ancora viva. Mal ridotta, era riuscita a tirare fuori il muso dalla terra e guaire. Una scena straziante che era stata notata da un passante, subito reattivo nel dare l’allarme. Il cane, affidato ai veterinari, mentre sul web abbondavano le richieste di cittadini disposti ad adottarlo, era purtroppo deceduto pochi giorni più tardi a causa delle ferite riportate.
L’anziano, comparso pochi giorni fa davanti al giudice, aveva chiesto di patteggiare. Il giudice, considerata la crudeltà dimostrata dall’uomo, aveva preferito rifletterci un po’. Ieri, al ritorno in aula, ha accettato la proposta: 8 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena poiché l’anziano è incensurato.
Al processo era stata ammessa l’Enpa quale parte civile, così come la Lega Antivivisezione e Legambiente.