SONDRIO – Nessun segno di violenza e l’ipotesi concreta che Mattia Mingarelli possa essere stato vittima di un incidente. E’ questo in sintesi l’esito, ancora parziale, dell’autopsia eseguita nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 dicembre, nella camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio sul cadavere del 30enne rappresentante di commercio di Albavilla (Como), il cui cadavere è stato ritrovato nel bosco la vigilia di Natale.
L’uomo, secondo l’esame eseguito dal dottor Paolo Tricomi di Lecco, potrebbe essere stato vittima di un incidente in montagna, in quella stessa zona nel territorio comunale di Chiesa in Valmalenco (Sondrio) che aveva raggiunto lo scorso 7 dicembre per trascorrere il weekend dell’Immacolata nella baita che la famiglia aveva affittato, vicina al rifugio ‘Barchi’ il cui gestore aveva poi trovato nella neve il suo cellulare.