MILANO – “Il Club ribadisce che dal 9 marzo del 1908, Inter significa integrazione, accoglienza e futuro. La storia di Milano è fatta di questo, di inclusione e di rispetto. Assieme alla nostra città, noi lottiamo da sempre per un futuro senza discriminazioni”: è quanto si legge in una nota diffusa dall’Inter sui fatti avvenuti durante la partita contro il Napoli.
“Per questo ci sentiamo in dovere oggi, una volta di più, di affermare che chi non dovesse comprendere e accettare la nostra storia, questa storia, non è uno di noi”.
Nel frattempo sono diventati complessivamente nove, compresi i tre interisti già finiti in carcere, gli indagati per gli scontri avvenuti nella serata di Santo Stefano in via Novara prima dell’inizio della partita tra Inter e Napoli. Per tutti l’accusa è di rissa aggravata, mentre gli investigatori della Digos sono ancora al lavoro per identificare il conducente del Suv che ha investito e ucciso Daniele Belardinelli, 35 anni, residente a Varese. Smentita la prima ipotesi dell’investimento da parte di un van dei tifosi partenopei.