MILANO – Nutrizione, salute e life science, cultura,connettività, smart mobility, sviluppo sociale, manifattura avanzata. Questi gli ambiti del piano strategico triennale che mette a disposizione 750 mila euro di cui oltre 250 resi disponibili da Regione Lombardia tra fondi propri, Fondo Europeo di sviluppo regionale (Fesr), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), altri 126 da Stato e Unione europea e altri 374 da privati.
Un programma strategico triennale per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico approvato dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Attilio Fontana, di concerto con il vice presidente Fabrizio Sala, assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese.
Un progetto che vede il Pirellone operare su tre diversi piani d’azione: catalizzatore di relazioni di network/filiera/ecosistema tra attori attivi sul territorio, attivatore di investimenti legati agli ecosistemi e di
investimenti nei fattori trasversali fondamentali per generare innovazione. Sono cinque le grandi aree di sviluppo individuate dal Piano: trasferimento tecnologico; sviluppo del capitale umano; utilizzo tecnologie Internet of Things (IoT) e Information Communication Technology (Ict) di frontiera per trasformare la Lombardia in un territorio ‘smart’; medicina personalizzata; agricoltura e filiera agro-alimentare avanzate
La crescita dell’innovazione, nonostante il calo degli investimenti in Venture Capital e Private Equity, è confermata dai dati sulla startup, che – in base a dati Ministero Sviluppo Economico e Unioncamere – continuano a crescere nel 2018, segno di un mercato ancora non saturo. Si conferma la leadership di Regione Lombardia, e in particolare di Milano (1669 startup al terzo trimestre 2018), a livello italiano.
“Regione Lombardia ha la possibilità di tracciare le linee di sviluppo per il futuro della ricerca e dell’innovazione per rispondere alle sfide globali del nostro tempo – commenta il governatore Attilio Fontana – nel rispetto dei suoi valori e della scelta di un approccio distintivo e inclusivo che mette al centro di tutte le scelte la persona e i suoi bisogni”.
Un progetto nel quale crede fortemente il vicegovernatore Fabrizio Sala. “La ricerca e l’innovazione non devono servire solo a stimolare la crescita e l’economia – spiega -. Ma possono e devono essere importanti strumenti per rispondere in maniera concreta e misurabile alle sfide globali, in cui i megatrend influenzano i bisogni delle persone. La spinta verso l’innovazione non può limitarsi solo all’individuazione dei fronti di ricerca e sviluppo su cui investire, ma deve anche e soprattutto aiutare Regione Lombardia a introdurre nuovi metodi e sistemi per far crescere il vigore e l’efficienza nelle proprie scelte di governo. Il Programma Strategico Triennale è pensato per introdurre questa prospettiva e renderla organica nella formulazione delle politiche di sviluppo innovative e integrate (in tutti i settori chiave) per la crescita Regionale. Ricerca e Innovazione devono diventare leve trasversali”.
Dopo l’approvazione in Giunta, la proposta di Piano Strategico passa all’esame del Consiglio regionale