MONZA – Tra i tanti oroscopi che si leggono in questo periodo e che spesso ci promettono amore, soldi e felicità, ce n’è uno che al contrario desta molta preoccupazione. E’ quello della Fiom Cgil che, tirando un po’ le somme del 2018, non lascia ben sperare per il 2019 ormai alle porte.
“Quelle di fine 2018 sono delle festività in chiaroscuro per le aziende metalmeccaniche brianzole – affermano dal sindacato -. I segnali di ripresa visti ad inizio anno si sono via, via affievoliti durante il corso dell’anno arrivando a fine 2018 dove si sono presentati elementi di incertezza ed in alcuni casi di forte preoccupazione. C’è quindi chi non sta festeggiando tra le tute blu brianzole”.
Gli esempi da citare, purtroppo, non mancano. “Le situazioni più preoccupanti – spiegano dalla Fiom Cgil – sono quelle delle lavoratrici e dei lavoratori della Hilux,della Linkra-Compel, della Metallegno che, con la crisi conclamata delle aziende nelle quali lavorano, rischiano di iniziare il nuovo anno con pochissime prospettive. A queste si devono aggiungere le vicende della Sanvito & Somaschini dove è aperta una procedura di licenziamento collettivo e quella della Cavotec dove il piano industriale prevede degli esuberi”.
“La lista delle situazioni di crisi purtroppo non si ferma qui; il 2019 rischia di aprirsi con timori ed incognite anche per altre aziende brianzole: Cordon Electronics, che aveva acquisito il pezzo della Linkra-Compel, la Omr di Concorezzo, la Systemair, la STS Acoustics, la Metalfom e la CBI solo per citarne alcune alle quali va aggiunta la situazione della Candy con l’imminente acquisizione del gruppo cinese Haier”.
“Quello che si sta chiudendo è un anno che ha segnato non poche difficoltà – afferma Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Brianza – ci sono lavoratori che rischiano di non poter percepire neanche un ammortizzatore sociale di sostegno al reddito. Penso alle lavoratrici ed ai lavoratori della Hilux e della Linkra-Compel e purtroppo la lista delle aziende in crisi non si ferma a queste due. E neanche i provvedimenti emanati recentemente dal Governo aiutano. Infatti di fronte alle enormi difficoltà dei lavoratori si risponde con la logica assurda e incoerente dei tagli al capitale produttivo. Le risorse per gli investimenti, che erano già limitate e che sono la fondamentale leva per la creazione di lavoro, sono drasticamente ridotte. Ad aggravare la situazione è la mancata risposta sul versante dell’estensione sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali”.