Le feste di fine anno fanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano, con circa 68 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, in aumento del 3% rispetto allo scorso anno. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che nove italiani su 10 (91%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno secondo l’indagine fatta dall’Istituto Ixe’.
L’aumento della domanda – sottolinea la Coldiretti – è spinto dall’andamento positivo della produzione, stimato tra il +10 e il +15% rispetto alla vendemmia molto scarsa dello scorso anno.
La qualità, spiega una nota, “resta elevata con una produzione che dovrebbe comunque attestarsi attorno ai 700 milioni di bottiglie con in testa il Prosecco seguito da Asti e Franciacorta”. La stragrande maggioranza dello spumante italiano si beve comunque all’estero con un balzo del 13% del valore delle esportazioni che a fine anno – secondo la Coldiretti – raggiungeranno per la prima volta il record storico annuale delle vendite per un valore superiore a 1,5 miliardi.
Ed è proprio lo spumante italiano a fare la parte del leone nel record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo. L’export di vini, spumanti, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale Made in Italy solo per il periodo di Natale supera i 3,4 miliardi di euro, in aumento dell’1%. Ad aumentare – sottolinea la Coldiretti – è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante al caviale, dai tortellini e cappelletti fino ai dolci e panettoni e alle grappe e acquaviti, ma crescono anche i tutti i vini, i salumi e i formaggi. “Il record fatto segnare sulle tavole del Natale straniere è significativo delle grandi potenzialità che ha l’agroalimentare italiano che traina la ripresa dell’intero Made in Italy”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.(ANSA).