SEREGNO – Da quasi mezzo secolo è l’appuntamento che caratterizza l’Epifania seregnese. Fede, folclore, spettacolo: tutti i cittadini, dai più devoti fino ai non credenti, trovano un motivo per fermarsi ad ammirare con incredulità e ammirazione il Corteo dei Magi che si svolge nell’intera mattinata del 6 gennaio.
I numeri sono impressionanti. Non solo quello dell’edizione, che ormai fa mettere un segno anche sulla casella numero 48, ma anche quelli dei partecipanti. In tutto sono oltre 200, considerando tutti i figuranti e i musicanti dell’accademia filarmonica “Città di Seregno”.
Il ritrovo è fissato all’oratorio San Rocco (in via Cavour) dove il corteo ha iniziato a prendere forma già da diversi mesi. “In genere l’inizio del lavoro – spiega Elisa Vergani, una delle organizzatrici – corrisponde alla fine del mese di settembre. Dietro a questo corteo c’è un lungo lavoro fatto di permessi da richiedere, sponsor da trovare, figuranti da coinvolgere, vestiti da tirare fuori dagli armadi e, naturalmente, opera di sartoria per quelli che vanno risistemati o adattati alla taglia di chi li indossa. Ufficialmente siamo in sei a occuparci dell’organizzazione, ma sarebbe ingiusto non riconoscere i notevoli meriti delle mamme, delle mogli, delle tante persone che si rimboccano le maniche per la riuscita del corteo”.
Una volta lasciato l’oratorio, il corteo domani percorrerà via Cavour, piazza Vittorio Veneto, via Vincenzo da Seregno, via Garibaldi, via Marconi e via Umberto I per dirigersi verso la basilica di San Giuseppe. Lì, alle 10, la celebrazione della Messa con tutti i figuranti. Naturalmente non finisce tutto qui: ci si sposta a piedi verso il santuario di Santa Valeria dove ci si unirà al gruppo del presepe vivente per fare la cerimonia dell’adorazione dei Magi.
Un momento breve, circa un quarto d’ora, per dedicarsi poi alla solidarietà. Perché il corteo si sposterà poi alla casa di riposo “Ronzoni – Villa” per incontrare gli anziani portando gioia e un saluto. Poi un nuovo trasferimento per raggiungere il Don Orione con lo scopo di incontrare i ragazzi disabili e consegnare loro dolci e caramelle.
Per i cittadini di Seregno ormai è una tradizione imperdibile, ma gli organizzatori suggeriscono a chi non conosce la manifestazione di avvicinarsi per scoprirla. “Il corteo – raccontano – tutto sommato è sempre quello, con il suo percorso, la Messa, l’adorazione. Ogni anno, tuttavia, cerchiamo di introdurre novità riscoprendo oggetti che negli anni non erano stati più utilizzati e rinnovando, poco per volta, tutto l’abbigliamento dei figuranti. E poi vedere sfilare tutta quella gente, compresi i bambini della scuola materna, regala sempre emozioni”.