MONZA – Sono nati come pesce d’aprile ormai quattro anni fa, ma fin da subito si è capito che non stavano scherzando. Crescendo rapidamente e diventando uno dei gruppi social monzesi più seguiti, con un proprio logo. Stiamo parlando del gruppo “EasyMonza”, oltre 21mila e 700 componenti che spesso dal social sono passati alla vita reale. Distinguendosi per essere nati, non solo come gruppo facebook, ma aprendo anche un profilo twitter e Instagram, oltre al sito per fare pubblicità.
“Siamo Easy nella molteplici sfaccettature di questo termine – si legge sul primo post di presentazione -. Easy è semplice, facile, comodo, sereno, piacevole, tranquillo, moderato: ecco questo vuole essere il gruppo”. Un gruppo per promuover la socializzazione, incontrare vecchi e nuovi amici, parlare serenamente. Un gruppo dove era ed è possibile mettere post di “buongiorno” e “buona notte” spesso banditi o non graditi altrove.
“Il nostro obiettivo è creare cultura “social” – spiega Paolo Meregalli, anima del gruppo insieme a Sonia Diligenti -. I social usati per costruire una nuova educazione civica da portare poi nel mondo reale”. Tante che, più volte all’anno, vengono organizzate cena o apericena per incontrarsi di persona.
Un gruppo che non ha mai avuto timore a schierarsi apertamente, sostenendo battaglie e promovendo campagne sociali. “Ci siamo schierati contro i circhi con gli animali, adottando persino una zebra e altri animali del circo – prosegue -. Ci siamo schierati contro l’istituzione dei chioschi (lanciata durante la Giunta Scanagatti, ndr), abbiamo portato alla ribalta delle cronache il problema della soppressione di alcune corse degli autobus, supportato il progetto “Ti serve un cappotto prendilo”, raccogliendo anche cappotti in diversi punti di raccolta della città”.
C’erano anche numerosi componenti del gruppo EasyMonza davanti alla casa di Sergio Bramini in occasione dei vari sfratti e dallo stesso gruppo è partita una mobilitazione social per salvare la casa dell’imprenditore fallito a causa dello Stato che ha raccolto oltre 180mila firme.
Il gruppo ha spesso trasformato la parruccheria di Sonia Diligenti in punto di raccolta di giochi per i bambini a Natale, cibo per animali, tappi. Fin da subito hanno anche abbracciato il progetto di PizzAut realizzando le teche di raccolta poi distribuite in numerosi negozi di Monza e Brianza con geolocalizzazione su piantina Google.
Ma non solo da Easy Monza è partita anche la candidatura del Giovannino d’Oro 2018 assegnato al giornalista Giancarlo Nava, nel 2017 ha accolto in piena campagna elettorale la proposta del candidato Paolo Piffer di aprire momentaneamente le pagine anche alla politica (con precise regole da rispettare) per permettere un’informazione corretta.
Talmente social che sono stati anticipatori dei tempi istituendo il gruppo EasyMonza_Polis (nel settembre 2016) dove poter parlare liberamente (naturalmente in modo educato e non offensivo) anche di politica. “E’ un esperimento sociale – prosegue Paolo Meregalli -. Dove stiamo cambiando le regole anche per capire se si riesce a trovare un modo per parlare di politica locale in maniera attiva”.
Instancabili sperimentatori ad agosto hanno lanciato la campagna #lamiamonza invitando gli utenti a segnalare proposte e idee per migliorare la città; piccoli progetti concreti realizzabili facilmente e in tempi brevi.
Tante le idee del gruppo (che nei prossimi mesi svelerà), grande anche l’impegno dei due amministratori. “Non ne servono di più – assicura Meregalli – Il gruppo è super educato e ci sono molti EasyAmici che smorzano, che si autoregolano o ci aiutano a regolare la situazione: siamo un po’ come il nostro corpo umano che nella sua totalità ltota contro i virus, per non far vincere il male”.