PARIGI – Grazie a Jay-Z e a Beyonce’ il Louvre batte il Metropolitan: il museo parigino ha accolto oltre 10 milioni di visitatori nel 2018, il 25 per cento in più rispetto all’anno precedente. Sarebbe stata altrimenti una corsa sul filo di lana. Il Met si e’ dovuto accontentare di 7,36 milioni di ingressi nelle sue tre location della Quinta Strada, il Breuer per l’arte contemporanea su Madison e il remoto “monastero” medievale dei Cloisters sulla punta nord di Manhattan.
Come spiegare il successo del Louvre e il risultato di box office migliore dal 2012, quando i biglietti venduti furono 9,7 milioni? Il direttore Jean-Luc Martinez ha dato credito al video “Apes**t” uscito a giugno e che i Carter, come si sono firmati il rapper e la moglie nel loro primo album in coppia, hanno girato in mezzo ad alcuni dei più famosi capolavori del mondo.
Per il Met l’aumento di oltre 300mila visitatori sul 2017 è dovuto in parte alle frequenze record di “Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination”, la kermesse del Costume Institute che ha attirato 1.659.647 persone tra 10 maggio e 8 ottobre, alla mostra sui disegni di Michelangelo, alla retrospettiva su David Hockney e all’inatteso successo di “Armenia!” (30% oltre le attese della vigilia) e Delacroix.
Secondo il Louvre, nessun museo al mondo ha mai toccato la magica cifra dei 10 milioni di visitatori. Il museo offre adesso un tour di 90 minuti che porta davanti alle stesse opere che hanno fatto sfondo al video dei Carter tra cui la Nike di Samotracia, la Gioconda e la Venere di Milo. Oltre ai Carter, secondo il Louvre, la più convenzionale mostra su Delacroix ha contribuito al successo di pubblico. Ancora per una settimana al Met, Delacroix è stato un successo anche a New York dove ha portato l’80% in piu’ di visitatori rispetto alle attese della vigilia.
Se Met e Louvre fanno bilanci (per il Met è stato il primo anno del biglietto obbligatorio per i non residenti dell’area metropolitan di New York), il Guggenheim guarda al futuro. Il 2019 è l’anno del 60esimo anniversario della rotonda di Frank Lloyd Wright. Per celebrare il museo ha abolito il giorno settimanale di chiusura e ha aggiunto aperture serali il martedi e il sabato e un nuovo menù nel ristorante Cafe 3 con piatti ispirati a quelli preferiti dai suoi fondatori.