MONZA – “Per ragioni di mobilità, traffico e inquinamento, è urgente che la Variante SP6 venga completata al più presto e che lo sia nella sua interezza, cioè collegando la Monza-Carate alla SS36. Se la Provincia di Monza e Brianza non ce la fa per ragioni economiche, proponiamo che la Provincia stessa e i Comuni di Monza e Vedano chiedano un aiuto concreto alla Regione Lombardia”. Così commenta Isabella Tavazzi, portavoce di dell’associazione HQMonza riguardo all’ennesima gara d’appalto andata deserta per l’ultimazione del cantiere della Variante SP6: un lavoro da 3 milioni di euro che però pare nessuno voglia accollarsi.
Il completamento di quella strada era previsto per il 2000 (ben 19 anni fa): inizialmente non era stata pensata come la “tangenzialina dell’ospedale” come ormai è stata ribattezzata ma pensata e messa a bilancio per collegare la Monza-Carate (SP6) alla SS36. “Lo scopo – si legge nel comunicato dell’associazione HQMonza – era togliere traffico di passaggio dagli abitati di Monza e Vedano, inclusi i super congestionati viali Brianza e Battisti. Ma il secondo lotto, quello che va dal retro dell’ospedale sino alla Sp6, si è perso nel tempo e nessuno ne parla più. Probabilmente questo avviene perché la Provincia ha scarsità di fondi”.
Scarsi fondi che risentiranno anche sulla portata del progetto. “In questo modo si finirà per realizzare un collegamento (solo dall’Ospedale alla SS36) che certamente è utile, ma che non risolve minimamente i grossi problemi per i quali era stato pensato – si precisa nella nota stampa. – Tra l’altro, in questo modo siamo anche di fronte ad un tratto stradale con un rapporto costi-benefici svantaggioso, considerati i costi di alcuni tratti in galleria in una zona caratterizzata dalla presenza di cavità sotterranee antropiche”.