MONZA – Sono stati i primi, ben nove anni or sono, a creare sui social uno spazio dedicato ai figli di Teodolinda. Stiamo parlando del gruppo “Sei di Monza se…” che con la sua costola “Monza Info” (dedicata soprattutto a dare e ricevere informazioni spicciole sulla città) conta complessivamente 58mila iscritti.
Usare un mezzo del presente e del futuro per raccontare la Monza che fu. Questo l’obiettivo del gruppo “Sei di Monza se..”. “Raccontare la Monza del passato, partendo dalle nostre origini per arrivare ai giorni nostri – spiega Lorena Giovenzana, una delle admin -. Nello storico del gruppo è archiviata buona parte della storia di Monza, raccontata e documentata con minuziosa precisione, che fa di questo gruppo una piattaforma unica, ricca di informazioni storiche e condivisione di preziosi ricordi di vita vissuta”.
Non solo uno spazio dedicato all’amarcord, ma anche una piattaforma dove segnalare disservizi, disagi, situazioni di pericolo e più in generale i problemi comuni dei cittadini, una sorta di cittadinanza attiva social.
“I contenuti che preferiamo sono quelli che arrivano direttamente dagli iscritti – precisa -. In questo modo vengono evidenziate le criticità che stanno più a cuore ai monzesi. Questa è la spiegazione del perché sul nostro gruppo ci siano poche pubblicazioni postate direttamente dalle testate giornalistiche. Lasciamo che siano gli iscritti a decidere quali notizie condividere e quindi commentare”.
Un gruppo social, monzese, che cerca anche di fare da tramite con l’Amministrazione, con quel palazzo al quale spesso i cittadini fanno fatica ad arrivare.
“Il gruppo è utilizzato anche dall’Amministrazione e dai vari corpi di soccorso come canale aggiuntivo per veicolare velocemente comunicazioni importanti, con carattere di urgenza – prosegue Lorenza Giovenzana -. Grazie all’altissimo numero di iscritti, in pochi minuti le informazioni arrivano a migliaia di cittadini (ciascun post ha una media di 13.000 visualizzazioni). E viceversa: qualsiasi cosa , bella o brutta che succede in città, grazie agli iscritti ne abbiamo comunicazione sul gruppo in tempo reale. Un gruppo che offre quindi un servizio di “cerniera” tra istituzioni e cittadini (utilità sociale)”.
Duro e impegnativo il lavoro degli amministratori che spesso devono gestire discussioni multilaterali, con utenti che commentano contemporaneamente. “La gestione del gruppo ha richiesto, soprattutto in passato, il pugno duro – ricorda -. Siamo stati pesantemente contestati, ma non abbiamo ceduto. E oggi possiamo dire di aver avuto ragione.
Il gruppo ha un regolamento abbastanza articolato, riassumibile in 3 punti cardine: no politica, no pubblicità, no offese tra gli iscritti. E soprattutto non si camuffa dietro la parvenza di “gruppo di pubblica utilità” per veicolare propaganda politica. La gestione non ha regole definite. Ciascuno di noi entra e controlla quando può. La collaborazione degli iscritti è fondamentale: quando non siamo collegati, sono loro infatti a segnalarci se c’è un problema su un post”.
In nove anni di attività è difficile identificare i post che hanno raccolto maggiore successo: like e condivisioni sono assicurate quando si tratta di amarcord. “Il negozio di giocattoli Inferno è in cima alle preferenze – precisa Lorena -. Seguito a ruota dallo scivolo traballante dei giochi all’entrata della Villa Reale. La pizzeria Mauro è sempre ben posizionata, scalzata però dai post di compleanno delle ultracentenarie monzesi. Oltre, ovviamente, ai post che riguardano eventi straordinari che si svolgono nella nostra città”.
Una delle anime che contraddistingue il gruppo è senza dubbio la solidarietà: non solo a Monza e Brianza, ma anche in Brasile (alla Clinica Oncologica Pediatrica di Fortaleza, che gestisce circa 2000 bambini e ragazzi poverissimi, sottoposti a trattamenti chemioterapici); l’aiuto alle popolazioni colpite nel 2016 dal terremoto (in collaborazione con Brianza 3.o e la Cri di Roseto degli Abruzzi) riuscendo a donare un nuovo parco giochi ai bambini di una cittadina quasi interamente distrutta dal sisma, una collaborazione che prosegue ancora oggi con periodiche spedizioni da Monza alle terre messe in ginocchio da sisma; l’orto dei disabili a Monza saccheggiato nella notte con il gruppo che ha ricomprato e fornito buona parte dei materiali sottratti. Non contenti, abbiamo anche regalato l’intero impianto automatico di irrigazione.
Piccoli e grandi donazioni che dal 2013 proseguono incessantemente. Donazioni partite dal virtuale e catapultate nel mondo reale: giochi, calze della Befana e uova di Pasqua ai bambini di diversi ospedali, panettoni e dolci per il pranzo di Natale dei senzatetto, la grandissima raccolta tappi e fondi per Luca, regali per bambini di una casa famiglia, annuale raccolta indumenti e scarpe per i senzatetto, impegno del gruppo per arredare da zero un appartamento assegnato a coppia di senzatetto e piccolo sostegno economico mensile in loro favore (tessere Unes per far la spesa).
E per il 2019? “Lasciamo che sia il gruppo a decidere – conclude – Un gruppo in continua evoluzione che non necessita di direttive imposte. Noi admin ci limitiamo a seguire, senza troppo interferire. Il nostro compito è quello di monitorare e bloccare gli abusi verbali tesi ad offendere e discriminare. Per il resto il gruppo è libero di spaziare nella direzione che meglio crede, sempre restando in linea con gli scopi del gruppo”.