MONZA – Anche Monza ha il suo archivio storico, riunificato in un unico locale, a pochi passi dal centro. Ieri il sindaco Dario Allevi e l’assessore ai sistemi bibliotecari Piefranco Maffè, hanno inaugurato la nuova sede dell’archivio, nei locali comunali di via Enrico da Monza 4.
Oltre 6.500 fascicoli che ripercorrono la storia di Monza e dei monzesi dal XII secolo al 1977. Tanti documenti che, se venissero allineati, raggiungerebbero quasi un km di lunghezza: con tanti gioielli preziosi della storia cittadina e del passato dei figli di Teodolinda.
Il documento più antico è la «Carta conventionis» del 1174, le convenzioni tra Oberto, arciprete della chiesa di S. Giovanni Battista, Gerardo Tintore, frate converso, fondatore dell’ospedale dei poveri, Arderico Fidelis e Arnaldo Lanterius, consoli di Monza, sull’elezione dei sei decani e del ministro dell’ospedale e sul censo da versare alla chiesa di S. Giovanni Battista. Il primo indice dell’archivio di Monza, invece, è l’«Indice per l’Archivio della Mag.ca Comtà dell’insigne terra di Monza», compilato Giovanni Tommaso Besozzi, notaio di Milano e archivista, nel 1711.
Ma anche tanti documenti che testimoniano momenti cruciali della storia di Monza: la notificazione dell’Imperiale Regio Governo di Milano, firmata dal conte di Saurau, del 1816 che attribuisce al Comune di Monza il titolo di «Città», accordandole una Congregazione municipale sotto la direzione del cancelliere del Censo. E poi la lettera del 6 luglio 1849 con cui il feldmaresciallo Radetzky concede al fuggitivo Paolo Appiani la grazia per rientrare a Monza, il proclama ai monzesi del comandante del V alpini, colonnello Cocito, nel maggio del 1898, in occasione dei moti di Milano e, ancora, la lettera del sindaco Leo Sorteni del 31 dicembre 1947 con cui annunciava ai cittadini l’entrata in vigore della Costituzione.
L’archivio storico, voluto per primo dall’allora assessore alla Cultura Pierfranco Betazzini (ed ex sindaco di Monza) nel lontano 1983 è adesso diventato una realtà, e dalle tre sedi distaccate di via Annoni, viale Sicilia e la biblioteca civica è oggi riunificato in un’unica struttura. I lavori di ristrutturazione e adeguamento sono costati 220 mila euro. Tutti gli inventari degli archivi sono stati realizzati dagli archivisti della Cooperativa «CAeB» («Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria») di Milano, coordinati da Gabriele Locatelli.
“Il nostro impegno – spiegano il sindaco Dario Allevi e l’assessore Pierfranco Maffé – è conservare la storia di Monza, un patrimonio che rischia di restare dimenticato o, addirittura, andare disperso. Ma non solo. I fascicoli, oltre a essere salvaguardati, devono essere “accessibili”. Questo l’obiettivo della nuova sede: far uscire la storia dagli archivi polverosi per scoprire, o riscoprire, la memoria della comunità”.
L’accesso all’Archivio storico è libero il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 (tel. 039/3946132 – email: archivio.storico@comune.monza.it).