SEREGNO – Basta automezzi ai lati della strada, trapani, rumori, tubazioni accatastate e disagi. In città sarà presto realizzato un intervento per risanare la condotta fognaria di tre quartieri senza effettuare alcuno scavo. Quello che fino a poco tempo fa sembrava decisamente impensabile sarà ora garantito da Brianzacque con l’avveniristica tecnologia “no dig”. Lo scopo è quello di risolvere definitivamente il problema del del collettore secondario Seregno Sud, ormai usurato e poco funzionale dopo novant’anni di attività, che raccoglie i reflui della parte Meridionale del Comune per poi innestarsi in quello di Desio, con destinazione finale il depuratore di Monza. Il lavoro riguarda un tratto di 2,5 chilometri e comporterà una spesa complessiva di 3,3 milioni di euro.
Più esattamente si tratta di rivedere tutta quella rete sotterranea che si snoda lungo i quartieri di Santa Valeria, Sant’Ambrogio e San Giuseppe. Le arterie più interessate dall’intervento di risanamento saranno: via dei Buttafava, Cascina Bonsaglio, 8 Marzo, via Papini, Stadio, via Edison, via Bottego e Solferino con il coinvolgimento di addirittura tre attraversamenti ferroviari. Situazione che, se i lavori fossero eseguiti mediante la tecnica tradizionale, risulterebbe caratterizzata da non pochi problemi, sia in termini di disagio per i residenti e gli automobilisti, sia per le soluzioni da adottare per superare i punti di criticità.
A risolvere tutto c’è questa nuova tecnologia dal funzionamento semplice ed efficace. Dopo aver svuotato le condotte con un bypass aereo, i tecnici procederanno alla video ispezione e all’inserimento di una sorta di “calza” in feltro e resina, che tra le sue proprietà ha quella di essere termoindurente: con l’utilizzo di lampade prenderà la stessa forma delle tubazioni.
I vantaggi, oltre a un risultato perfetto, consistono in tempi di esecuzione più celeri, riduzione dei disagi per i cittadini, per la circolazione e il traffico, per la sicurezza del cantiere. Il tutto senza interferire con gli altri sottoservizi esistenti, ma anche producendo meno polveri, niente rifiuti e zero vibrazioni.
“In Brianza si tratta del primo grande intervento di questo tipo – afferma Enrico Boerci, presidente e amministratore delegato di Brianzacque, che ha presentato pubblicamente l’intervento giovedì sera in sala “Monsignor Gandini” – nell’ottica di essere il meno possibile invasivi rispetto al territorio e alla vita dei cittadini”.
L’inizio dei lavori è previsto per la prima decade del mese di febbraio. Il cronoprogramma prevede 103 giorni consecutivi di attività per completare l’intero intervento verso la metà del mese di maggio. Anche questo è un altro vantaggio offerto dalla tecnologia: una rapidità di intervento che i metodi tradizionali non consentirebbero. La spesa, stimata in 3,318 milioni di euro, sarà interamente finanziata utilizzando i proventi della tariffa delle bollette del servizio idrico integrato pagate dagli utenti.
Gualfrido Galimberti