MONZA – Rimettiamo le mani nella terra e riscopriamo il piacere di diventare contadini. In modo sostenibile, divertente e utile.
Un progetto interessante quello promosso dal Centro civico Libertà Liberthub, rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 40 anni e “coltiva” il desiderio di riscoprire e svolgere l’antico e nobile lavoro del contadino. In un modo, peraltro, unico: sotto il segno della sostenibilità.
Dal 9 febbraio al via il percorso che si svolgerà nello spazio dell’orto di via Papini “Tutti giù per Terra” di Fondazione Alessio Tavecchio, un orto accessibile anche ai diversamente abili dove, la natura e l’agricoltura, abbattono ogni forma di barriera.
Il progetto di attivismo agricolo è promosso da “Mani Tese” e rientra tra le attività del progetto “Freedom Up. Politiche e pratiche inclusive di sostenibilità e partecipazione nel quartiere Libertà di Monza“, un progetto avviato da Fondazione Acra, Distretto di Economia Solidale della Brianza, Mani Tese O.N.L.U.S., Consorzio Comunità Brianza, Scuola Agraria del Parco di Monza cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando Comunità Resilienti 2017, dal Comune di Monza e da Fondazione Alessio Tavecchio onlus.
“Gli attivisti agricoli – si legge nelle presentazione del progetto – sono cittadine e cittadini che sono d’accordo con Wendell Berry quando dice che mangiare è un atto agricolo e vogliono conoscere chi si è curato di coltivare ciò che mangiano. Sono persone che vogliono riscoprire un rapporto con la terra e imparare a lavorarla. Sono agricoltori che si mettono in ascolto della comunità nella quale vivono ed entrano in una relazione di scambio e fiducia con essa. Sono attivisti stufi del paradosso della fame, della privatizzazione dei semi, dello sfruttamento intensivo della terra e degli allevamenti, del circuito che piega alle logiche del mercato un diritto di cittadinanza così importante come la sovranità alimentare”.
Il corso prenderà il via il 9 febbraio e proseguirà fino al 12 maggio. La quota di partecipazione è di 30 euro. E’ già possible iscriversi inviando un’email a freedomup@acra.it.