MONZA – Ambiente e sostenibilità, aree dismesse, lavoro e produttività e mobilità. Sono quattro i temi specifici della Variante al Pgt (Piano di governo del territorio) presentati al Tavolo tecnico scientifico per lo Sviluppo della città di Monza dall’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli.
“È una variante ad impatto zero, senza alcun consumo ulteriore di suolo, ma che al contrario si propone di ridurlo, che nasce da una normativa troppo rigida che si traduce in una difficoltà attuativa dei documenti di programmazione – spiega l’assessore – il documento di piano, il piano delle regole e il piano dei servizi. L’obiettivo è attenuare la rigidità del Pgt e rilanciare le aree dimesse della città per provare a dare un “scossa” all’economia del territorio”.
Agli stakeholder seduti al tavolo – oltre venti operatori economici e sociali (Anaci, Ance, Assolombarda, Camera di Commercio, CDO, Unione Artigiani, Coldiretti, Collegio dei Geometri, Confartigianato, Confesercenti, Confimi Industria Monza e Brianza, Ordine degli Architetti MB, Ordine degli Ingegneri e Unione Artigiani Confcommercio. Al tavolo partecipano anche gli esperti in materia di territorio, le sigle sindacali e i comitati di quartiere) – l’assessore ha presentato i quattro focus al centro della Variante, avviata con deliberazione di Giunta n. 437 del 20 dicembre 2018.
Ambiente e sostenibilità, minore rigidità nella trasformazione delle aree a servizi e maggiore flessibilità nelle destinazioni funzionali: sono, questi, i due strumenti individuati per il recupero delle oltre quaranta aree dismesse. Il terzo tema è lavoro e produttività. “Non potrà prescindere del continuo e costante processo di innovazione tecnologica – precisa l’assessore – Puntiamo molto sul commercio di vicinato, asset strategico in ottica di servizio alla collettività ma anche di presidio del territorio”.
Infine la mobilità, identificata nella metropolitana lilla, la M5, da Bignami a Monza. “È una necessità, ma anche un’opportunità per il territorio per l’impatto urbanistico che produrrà – aggiunge -. È un’occasione più unica che rara per ripensare la città in termini di servizi», osserva Martina Sassoli.
Al centro della discussione anche il rilancio dei quartieri, in collaborazione con gli stessi cittadini ai quali l’Amministrazione chiede la collaborazione per individuare eventuali risposte ai problemi e alle criticità. Nel frattempo la Giunta ha individuato alcune misure per facilitare la pianificazione urbanistica. ”
“Per esempio la riduzione dei tempi di recupero delle aree dismesse o la monetizzazione delle aree di compensazione ambientale- spiega l’assessore -. Inoltre è stata prevista una diminuzione degli oneri di urbanizzazione per bonifiche di falde acquifere contaminate, per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di nuova realizzazione e per lo sviluppo del commercio di vicinato”.
Un percorso iniziato un anno fa. Il Tavolo tecnico scientifico per lo Sviluppo della città di Monza, istituito nel dicembre del 2017, è un organismo di confronto aperto e permanente, che affianca il lavoro dell’Amministrazione comunale nella costruzione del processo di governo del territorio, valorizzando gli «assets» sociali ed economici in un’ottica di sviluppo, da coniugare con gli aspetti di tutela paesaggistica e ambientale.