SEREGNO – Dalle parole ai fatti, con un’azione che destinata a dare frutti nel medio lungo periodo e che, tuttavia, già fin d’ora è stata iniziata in modo molto deciso. Il sindaco Alberto Rossi, dopo avere annunciato di voler dedicare particolare attenzione al tema della sicurezza nel corso del 2019, passo dopo passo sta cercando di mettere a posto tutti i tasselli affinché la città possa essere sempre più vivibile.
“Lunedì – racconta il sindaco – si è svolto il secondo incontro dedicato alla sicurezza della nostra città. Tutte le parti interessate sedute attorno allo stesso tavolo, quello del Prefetto Giovanni Vilasi, affinché tutti gli sforzi possano essere effettuati in modo coordinato, con una maggiore efficacia e nell’interesse di tutti i cittadini. Già il mese scorso i Carabinieri e la Polizia locale hanno dimostrato di poter collaborare con i pattuglioni congiunti che cercheremo di istituzionalizzare”.
I primi due non erano stati reclamizzati. Avevano per dato riscontri positivi spingendo sia l’amministrazione comunale sia l’Arma dei Carabinieri a proseguire su questa strada. Rossi poi aveva rivelato pubblicamente quanto si stava facendo, per far sì che i cittadini potessero sapere che qualcuno si stava attivando per la loro sicurezza. E aveva assicurato: “Primi controlli molto positivi, presto verranno effettuati con regolarità, nelle periferie ma anche nelle zone del centro che più volte sono state segnalate”.
Il Comune, nel frattempo, sta cercando di fare la sua parte. Il primo passo, quello più semplice, è stato quello di ripristinare sei telecamere non più in funzione. Si tratta di altri “occhi” che permettono di tenere sotto controllo il territorio.
“Nel corso dell’incontro col Prefetto – afferma il sindaco – si è parlato di sicurezza a tutto campo. Dal rafforzamento dei controlli delle zone di maggior degrado alle ordinanze per richiedere a proprietari di edifici dismessi di intervenire per rimuovere le condizioni di pericolo per la sicurezza pubblica. Allo stesso tempo è stato deciso di compiere un percorso con Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) per il contrasto all’illegalità sulle situazioni critiche in alcune case”.
Il Comune, intanto, ha un dialogo aperto con Rfi (Reti ferroviarie italiane) per la sistemazione dell’area della stazione. I Carabinieri e la Polizia locale da queste parti si vedono spesso. L’idea, però, è quella di intervenire anche con un progetto di riqualificazione dell’area.