MONZA – Ex Borsa, si parte: pubblicato il bando per la progettazione. E’ iniziato l’iter burocratico per ridare lustro e vita all’ex scuola Borsa, un edificio che vanta oltre duecento anni di storia dall’architetto Luigi Canonica nell’ambito di un parco e una riserva di caccia nei pressi della Villa Reale. Poi nel 1869 l’apertura scuola comunale, pubblica e gratuita di disegno e decorazione fino alla chiusura definitiva nel 2011 quando l’edificio venne dichiarato inagibile.
L’intervento è inserito nei lavori di restauro e risanamento conservativo inseriti nel Piano delle opere pubbliche 2018/20: quasi otto milioni di investimento per riconsegnare ai cittadini un patrimonio di Monza. Per il bando, pubblicato per 45 giorni, l’Amministrazione comunale ha stanziato 900 mila euro.
“Abbiamo messo la chiave nel cruscotto e acceso il motore – commenta il sindaco Dario Allevi -. La macchina per restituire alla città l’edificio della scuola Ex Borsa di via Boccaccio si è messa in moto”.
Interventi per otto milioni di euro. Il valore complessivo del progetto, inserito nel Piano delle opere pubbliche 2019 – 2021, è di poco meno di otto milioni di euro (7.962.000 euro). Un investimento finanziato dal Comune (3.382.000 euro) e da Regione Lombardia (4.580.000 euro) con il «Patto per la Lombardia» per le infrastrutture. Entro fine anno dovrebbe essere pronto il progetto definitivo/esecutivo in modo da poter aprire il bando di gara delle opere nei primi mesi del 2020. Dopo l’estate potrebbero iniziare i lavori per concludersi nella primavera/estate del 2022.
“Sul tavolo otto milioni di euro per il restauro e il risanamento conservativo dell’edificio – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa – Il recupero dell’ex Borsa consentirà di ampliare l’offerta didattica del Liceo artistico “Nanni Valentini”, un’eccellenza formativa che richiama studenti da tutta la Brianza. Inoltre l’intervento garantirà più spazi all’istituto d’arte con laboratori e aule didattiche speciali, permetterà l’apertura di corsi post diploma e per i cittadini e la messa in rete della Biblioteca con il suo patrimonio di testi specialistici”.
L’edificio si sviluppa per un totale di 3.400 metri quadrati, su due piani fuori terra e un interrato che ospita la centrale termica. Il progetto riguarderà il consolidamento strutturale, tutela, restauro e valorizzazione dell’immobile, attenzione alle performance energetiche e massimo livello di efficienza nella riduzione dei consumi, anche attraverso l’uso di fonti rinnovabili, salvaguardando le caratteristiche architettoniche dell’edificio. L’idea, che dovrà essere sviluppata dal progetto definitivo/esecutivo, prevede il recupero della facciata con interventi mirati nelle zone deteriorate, mantenendo la scansione dei disegni geometrici originali e il restauro delle parti che possono essere recuperate; la sostituzione dei serramenti e il rifacimento della copertura; una nuova distribuzione interna degli spazi in grado di aumentare la disponibilità di aule e laboratori; due scale a pianta rettangolare e un ascensore per collegare i piani.
“Il progetto – precisa Villa – dovrà contenere soluzioni tecnologiche d’avanguardia sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista della facilità di manutenzione, con riduzione dei costi di gestione”. La centrale termica dovrà essere collegata alla rete di teleriscaldamento gestita da ACSM-AGAM e gli impianti, adeguati alle normative di sicurezza, dovranno essere progettati per poter essere monitorati in remoto mediante un pc in tempo reale e, quindi, senza interferire con la normale attività didattica.
Inoltre dovrà essere garantito l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’accessibilità a tutti gli ambienti interni ed esterni attraverso l’eliminazione dei dislivelli di ingresso ai diversi spazi, un andamento il più possibile continuo dei corridoi e dei passaggi e un uso dei servizi igienici disegnato per persone con ridotte capacità motorie.
Non sono previsti nuovi edifici o aumenti di volumi in aree protette, né modifiche alle aree di verde pubblico presenti.