SEREGNO – Più di 90 mila chilometri percorsi sulle strade cittadine per l’attività di pattugliamento. È stata davvero presente la Polizia locale sul territorio cittadino nel corso del 2018 anche se, come spesso accade, gli automobilisti non saranno contenti. Chi ha bisogno e non li vede perché esiste una priorità negli interventi e, al contrario, chi non li vede ma si accorge che ci sono. È il caso, quest’ultimo, delle 15.226 persone che si sono viste recapitare una multa per violazioni al Codice della Strada.
I dati sono stati resi noti nella mattinata di domenica, dopo la Messa delle 8.45 celebrata nella basilica di San Giuseppe. Una domenica dedicata a San Sebastiano, patrono della Polizia locale, a cui si sono strette attorno le altre forze dell’ordine attive in città per testimoniare una unità di intenti e la volontà di lavorare insieme senza rivalità.
Il Comandante Cristina Ruffa, da addetta ai lavori, evidenzia però altri dati: “Innanzitutto l’incremento del 70 per cento delle segnalazioni che i cittadini hanno protocollato indirizzandole alla Polizia locale. Siamo percepiti come punto di riferimento, questo non può che farci piacere. Da circa 5.500 le segnalazioni sono diventate 8.800. Se invece vogliamo concentrare la nostra attenzione sulle sanzioni, ritengo significativo l’aumento del 500 per cento per quelle relative alla materia ambientale. Lotta all’abbandono dei rifiuti, istituito il vigile ecologico. Il degrado genera degrado. Rimossi anche più di 100 veicoli abbandonati. Per quello che è la nostra attività ‘classica’, invece, fa ben sperare il 15 per cento in meno di incidenti dovuto anche all’attività di sensibilizzazione”.
Più che soddisfatto il sindaco Alberto Rossi, che ha elogiato pubblicamente tutto il corpo di Polizia locale. “Si è evoluto negli anni – ha affermato il primo cittadino – adeguandosi ai cambiamenti della società. Ora, però, la figura del ‘vigile urbano’ non esiste più. Questi sono poliziotti capaci di intervenire in vari ambiti e ai quali sono demandate sempre più attività. Non sono esperto di dati, io ne sottolineo uno che non è scritto e che ritengo significativo: il terzo turno, ossia la pattuglia presente fino all’una di notte. In Brianza oltre a Monza l’abbiamo solo noi. In Lombardia anche realtà più grosse non riescono a organizzarla. Il segreto? Avere a disposizione un gruppo di uomini in divisa, che sanno mettere gli interessi della città davanti ai desideri personali. Oggi è l’occasione giusta per ringraziarli a nome di tutti i cittadini. Se abbiamo un servizio migliore e un maggiore presidio del territorio, è tutto merito loro”.
Gualfrido Galimberti