LISSONE – Un convegno per riflettere sulla tematica dell’accoglienza ai migranti. Anche il Comune di Lissone ha concesso il proprio patrocinio all’iniziativa promossa dalla Rete Bonvena relativa al convegno “Migranti, l’accoglienza ha funzionato”, in programma il prossimo giovedì 31 gennaio a Monza presso Teatro Binario 7 in via Turati 8. Sarà questa l’occasione in cui discutere dei dati dell’esperienza di accoglienza sul territorio brianzolo e delle proposte per i prossimi mesi, anche alla luce del Decreto Sicurezza dello scorso 4 dicembre 2018.
A Lissone, sono 72 i richiedenti asilo – dato aggiornato al 31 dicembre 2018 – ospitati dalle tre Cooperative sociali accreditate in Prefettura ed operanti sul territorio cittadino. Di loro, più di 50 sono in possesso di Carta d’identità ed altri sono in attesa del verdetto della Commissione preposta per l’attribuzione dello status. È questo il quadro dell’accoglienza dei richiedenti asilo in città, dato che il Sindaco Concettina Monguzzi ha valutato anche a seguito dell’approvazione da parte del Governo del nuovo Decreto Sicurezza contenente nuove norme sui richiedenti asilo.
“Come sindaco devo rispettare le leggi, devo lavorare per la coesione sociale evitando che le persone marginali diventino oggetto di percorsi di illegalità – dichiara il sindaco – inoltre, come istituzione devo garantire il rispetto e la sicurezza dei diritti per tutti. Sono questi i tre pilastri sui quali occorre muoversi e riflettere. Ricordo anche che i richiedenti asilo ospitati sono beneficiari di progetti di accoglienza e protezione”.
Nello specifico, RTI Bonvena, Cooperativa Ubuntu e Cooperativa Intesa Sociale hanno in carico la gestione di oltre 70 richiedenti asilo in città, un numero sceso di alcune decine rispetto all’inizio dello scorso anno.
RTI Bonvena ospita 35 richiedenti asilo, di cui 22 nel Centro sociale Botticelli; tre sono i minori affidati alla Cooperativa, tre le coppie marito-moglie che stanno svolgendo un progressivo percorso di integrazione. Dei 35 ospiti – di cui 2 sono in uscita nei prossimi 6 mesi – circa la metà è in possesso di Carta di identità. I richiedenti asilo ospitati al Centro Botticelli sono invece in attesa di verdetto della Commissione preposta per lo status.
Cooperativa Ubuntu ospita 25 richiedenti asilo, accolti in quattro differenti appartamenti presenti sul territorio comunale. Di loro, 24 sono in possesso di regolare Carta di identità.
Cooperativa Intesa Sociale si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione di 12 richiedenti asilo, ospitati in diversi appartamenti all’interno di un unico edificio. Tutti hanno già Carta d’identità.
“Il calo degli arrivi è statisticamente certificato, la Brianza e l’Italia non sono più in una situazione di emergenza come era accaduto nel biennio passato – aggiunge Monguzzi – La conseguenza è che gli Enti gestori stanno trovando un equilibrio strutturale essenziale per garantire un servizio di valore che favorisce percorsi di accoglienza ed integrazione. La mia preoccupazione è che, col nuovo Decreto Sicurezza, venga smantellato un sistema faticosamente messo in piedi dal 2014 e che ha coinvolto tante realtà sul territorio- afferma – si è portato avanti un processo di coesione sociale che anche a Lissone ha visto i nostri ospiti impegnati in opere pubbliche, laboratori teatrali e culturali, attività ludico-sportive. Il rischio è che l’impegno e la fatica messi in campo per avviare percorsi di accoglienza vadano persi, con pericoli reali per l’integrazione di questo persone”.
“Come sindaco – conclude Monguzzi – pongo anche altre domande: secondo la legge 132/2018 il permesso di soggiorno rilasciato ad un richiedente asilo non è più sufficiente per ottenere la residenza: l’immigrato con permesso di soggiorno ha diritto solo al domicilio. Quindi come potrà accedere a servizi essenziali, quali la possibilità di assistenza sanitaria, l’iscrizione a scuola dei figli e l’iscrizione a liste di collocamento o di mobilità?”.
3 Comments
È una vergogna!ci sono italiani al centro Botticelli senza reddito che devono pagarsi tutto. io conosco uno di questi che prende una misera pensione d’invalidita’,E grava sulla sorella anchessa disoccupata.mentre per gli stranieri e’tutto gratis!!in più sostano sempre fuori da ogni supermercato !!!!
Il sindaco di Lissone ha preso più di quanti ne aspettavano al comune, adesso che sia da fare a trovargli il posto per ospitarli e per farli diventati legali.
Certi commenti denotano una grande povertà umana e civile.