ALBIATE – Quando leggiamo le offerte di lavoro delle aziende, abbiamo le idee dei tempi che cambiano: posti di lavoro che, prima di meritarseli, sono da decifrare per tutte le sigle che contengono e che, nella stragrande maggioranza dei casi, ci rimandano all’informatica. I mestieri di una volta, però, ci sono ancora nella nostra Brianza. Certo, ci scordiamo l’esistenza di una fila di botteghe sulla via. Alcune figure, però, a malgrado quello che saremmo portati a penasre, esistono ancora.
La dimostrazione sarà data con la mostra fotografica “Il lavoro che R-esiste”, allestita da oggi fino al 3 febbraio nella sede dei Padri Betharramiti (in via Italia, 4). Il nome della mostra è dovuto alla rubrica del giornale “Il Dialogo di Monza”, che si occupa di notizie positive e che è andato a cercare arti e mestieri di un tempo.
Ed ecco così che, attraverso gli scatti delle fotografe Giovanna Monguzzi e Stefania Sangalli potremo andare alla riscoperta di figure quali quella dell’arrotino, dell’impagliatore, del materassaio, del cappellaio, del tipografo. Anche del fabbricante di violini, perché in Brianza abbiamo anche questa realtà.
“Sono i lavori di un tempo – spiegano gli organizzatori -, quelli in cui si lavora con attrezzi antichi e dove non si contano le ore necessarie per produrre qualcosa. Sono i lavori che hanno fatto grande la Brianza, che sfidano il tempo e che resistono malgrado le rivoluzioni tecnologiche, perché il lavoro dell’uomo, in particolare quello artigianale, avrà sempre la sua ragione di esistere”.
L’inaugurazione è prevista per oggi alle 17. Parteciperanno anche Elisa Vimercati del Cappellificio Vimercati di Monza e Andrea Pirisi, titolare della Underground Power, una start up che ha stupefatto il mondo grazie alla sua particolarità di produrre energia attraverso la pressione dei dossi stradali. Porteranno la loro testimonianza fra tradizione ed innovazione. La mostra è realizzata in collaborazione con i Padri Betharramiti, il Comune di Albiate, Confartigianato, Brianza Solidale e con il sostegno della BCC Valle del Lambro e del Consorzio Comunità Brianza. L’ingresso è libero.
G.Gal.