MONZA – La famiglia al centro: questo il filo conduttore del “Monza Family” il tavolo di confronto aperto dall’Amministrazione comunale con soggetti pubblici e privati per sostenere la famiglia per una condivisione di esigenze e la promozione di servizi. L’obiettivo è creare il cosiddetto “welfare di comunità”.
“Il welfare integrato, – spiegano il sindaco Dario Allevi e l’assessore alla Famiglia Désirée Merlini – che associa interventi per tutte le fasi della vita delle persone, integrando i tradizionali servizi socio assistenziali con innovativi servizi alla persona e con quelli educativi. Siamo solo all’inizio di un cammino che potrà cambiare l’approccio alla cultura del “sociale” in una città che non ha paura di innovare, di anticipare i tempi e di consolidare esperienze in grado di collocarla tra i benchmark”.
Al primo incontro, svoltosi in settimana in municipio, erano presenti anche neo direttori generali di Asst Monza (Mario Alparone) e di Ats Brianza (Silvano Casazza), oltre a Corrado Conforto Galli (vice prefetto vicario di Monza e Brianza) che hanno condiviso metodo e obiettivi del progetto, confermando il loro sostegno al percorso avviato.
Dove ogni attore coinvolto ha un compito preciso: compito del Comune è facilitare l’attivazione e il governo di questo processo. Il primo passo è l’apertura di un tavolo con tutti gli attori del territorio interessati: un luogo di ascolto, confronto e lavoro condiviso su temi sociali per ottimizzare le risorse verso interventi efficaci a favore dei cittadini. In un secondo momento verranno attivati percorsi di i co – programmazione e co – progettazione, finalizzati ad individuare i bisogni da soddisfare, gli interventi, le modalità di realizzazione degli stessi e le risorse disponibili in tre tematiche: famiglie e minori, anziani e invecchiamento attivo, persone con disabilità, con un focus particolare sull’autismo.
Nell’ambito di “Monza Family” sono già partiti due progetti: “Monza.con”, è un progetto di contrasto alla povertà nato con l’obiettivo di aiutare i più fragili, persone gravemente emarginate e senza dimora, ad essere inseriti in un programma ampio di aiuto e sostegno.
Aderiscono alla rete di “Monza.co”: Comune di Monza, Caritas Decanale di Monza, Congregazione Frati Minori – Madonna delle Grazie, San Vincenzo de Paoli, Chiesa Evangelica del Nuovo Giorno, Ordine Francescano Secolare, Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni, CityAngels Monza, Croce Rossa Italiana, Scout Monza, Associazione Avvocati di Strada, Comunità Nuova, Consorzio Comunità Brianza, Coop. Soc. Colce Lotta contro l’emarginazione, Gruppo Volontari per l’Inclusione Sociale – V.I.S. SPAZIO37 e Rete Pane e Rose.
Il secondo è il tavolo “Dementia Friendly Community”, uno spazio di lavoro e confronto con l’obiettivo di promuovere processi di inclusione a favore delle persone affette da demenza e delle loro famiglie. Hanno aderito al tavolo: Comune di Monza, ATS Direzione Socio-Sanitaria, ASST Direzione Generale, Ordine dei Medici della Provincia di Monza e della Brianza, Associazione Alzheimer Monza e Brianza, Cooperativa Nuovo Solco, RSA Bellani, La Meridiana Due Cooperativa sociale, RSA San Pietro, ASST Geriatria S. Gerardo, ASST Dipartimento Ricca Responsabile UOS Dimissioni Protette e Valutazione Multidimensionale, CSV Cazzaniga e Farmacie.
Il prossimo appuntamento con “Monza Family” è fissato per il 12 febbraio al Binario 7 di via Turati con tutte le associazioni di volontariato del territorio.