MONZA – Per mesi è stata definita “Legge Bramini” ancor prima che lo diventasse: adesso è legge veramente. La Legge Bramini, contenuta del Dl semplificazioni è stata approvata alla Camera e al Senato.
Sergio Bramini è emozionato e commosso. “Sono felice: la Legge Bramini è legge e vale per tutti – ha detto nel video sul sito de “Le Iene” che ha poi diffuso sul suo profilo Facebook -. Il custode fallimentare adesso non potrà più sostituirsi al debitore”. Stop allo sloggio preventivo, prima che l’immobile sia stato venduto all’asta. “In questo modo il debitore avrà il tempo di trovare una sistemazione per lui e per la sua famiglia – aggiunge -. Nelle ultime settimane proprio a causa di questa mancata legge tre persone si sono suicidate. Abbiamo fatto breccia nelle esecuzioni immobiliari”. Nel post ringrazia anche l’onorevole Gianluigi Paragone che aveva presentato un emendamento.
Proprio in mancanza di questa legge Sergio Bramini – salito alla ribalta delle cronache con l’imprenditore fallito a causa dello Stato dal quale vantava un credito di 4 milioni di euro – lo scorso 18 maggio è stato obbligato ad abbandonare la sua villa di Sant’Albino prima ancora che venisse venduta all’asta.
Il 2 giugno l’incarico di consulente del vicepremier Luigi Di Maio e l’impegno di redigere la cosiddetta Legge Bramini che realizzata in poche settimane ha poi dovuto attendere oltre sei mesi per essere varata.
B. Api
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Ho bisogno di sapere di più sul decreto bramini su il pignoramento della prima casa per debiti