SEREGNO – La notte ha portato consiglio, ma ha fatto anche rincarare la dose: dopo il litigio scoppiato nella seduta consiliare di giovedì sera, gli esponenti di opposizione annunciano che non siederanno più al tavolo della conferenza dei capigruppo.
A scatenare la rabbia dell’opposizione è stata la scelta della maggioranza di invertire l’ordine del giorno, anticipando la discussione delle delibere propedeutiche al bilancio. Con una conseguenza: il punto relativo alla censura al sindaco Alberto Rossi per la frase pronunciata in autunno (“questo ca..o di palco”, riferito al Consiglio comunale) è slittato nuovamente.
La minoranza, che in modo congiunto aveva chiesto a dicembre la convocazione di una seduta urgente (oltre a scrivere al Presidente della Repubblica), ha avvertito tutti: “Se decidete di fare questa inversione dell’ordine del giorno, non abbandoniamo l’aula”. Così è stato, anche se non in modo indolore. Il Presidente del Consiglio comunale ha immediatamente sospeso la seduta, visti gli insulti partiti dal tavolo della maggioranza, compreso un “pagliaccio” all’indirizzo di Tiziano Mariani (“Noi x Seregno”). Ripresa la seduta, lo stesso Mariani aveva sgridato Stefano Silva (Pd): “Se dai del rimbambito a me perché ho i capelli bianchi, manchi di rispetto anche ad altre persone che sono nell’aula. Sei un ragazzino che ha ancora il latte alla bocca”.
Poi tutta l’opposizione fuori dall’aula, a eccezione di Forza Italia che, tuttavia, ha manifestato tutto il suo disappunto: “Non verrò mai più alla riunione dei capigruppo – ha spiegato Ilaria Anna Cerqua – perché non viene rispettata e non ha più alcun senso”.
Decisione quasi simile quella comunicata nella mattinata di venerdì anche da “Noi x Seregno” e dalla Lega, con un comunicato congiunto, sebbene non con carattere definitivo: “Non partecipiamo più alla conferenza dei capigruppo fin tanto che l’ordine del giorno sulle offese del sindaco al Consiglio comunale non sarà messo in discussione come primo punto dei lavori, come previsto dal Regolamento”.
Non solo: per quanto accaduto nel corso della serata, considerato “un fatto inaudito, l’ennesimo spregio nei confronti del Consiglio comunale”, la lista civica e la Lega annunciano altre iniziative: “Sarà nostra cura informare il Prefetto e il Ministero dell’Interno circa questa intollerabile mancanza di rispetto nei confronti dell’Aula . Censuriamo il comportamento del Presidente del Consiglio comunale che ha dato prova di non saper gestire la convocazione dell’Assemblea e tanto meno di rappresentare super partes tutte le componenti elette in Consiglio. Proprio per questo motivo ci siamo sentiti costretti ad abbandonare la seduta”.