MILANO – “Possiamo essere contrari alle moschee, ma la Costituzione dice che tutti i cittadini hanno il diritto di pregare. Un luogo, quindi, ci dev’essere per forza”. Così il sindaco Beppe Sala si è rivolto ai milanesi, dicendo in modo chiaro e tondo che non si opporrà al desiderio della comunità musulmana di avere un luogo di ritrovo per la preghiera. Un argomento che non mancherà di sollevare polemiche e che, tuttavia, è affrontato dal primo cittadino senza titubanze.
L’occasione per tornare a parlare di moschea è stato offerto dai lavori di messa in sicurezza del Palasharp. Il sindaco nella mattinata di ieri, sabato 16 febbraio, si è recato sul posto per l’avvio del cantiere. Un intervento a cui molti milanesi tengono parecchio: da luogo dei concerti e delle grandi iniziative, il Palasharp negli anni si è trasformato in una struttura abbandonata, spazio ideale per i senzatetto e per tutti coloro che cercano un riparo di fortuna.
“Il Palasharp – afferma Sala – “con un equivoco è pensato come il luogo dove gli islamici pregano ma non è così. Sono convinto che per fine anno assegneremo il Palasharp a un nuovo gestore e da lì inizieranno i lavori per rimetterlo in funzione”. La struttura potrebbe essere utilizzata anche come sede delle partite di hockey su ghiaccio se Milano e Cortina saranno scelte per ospitare i Giochi invernali del 2026.