Monza – Il bilancio è più che positivo. Ad un anno esatto dall’arrivo alla Asst di Monza del dottor Marco Scarci, direttore della Struttura complessa di Chirurgia Toracica, all’ospedale San Gerardo si tirano le somme. Un notevole aumento dei ricoveri (525 nel 2017 contro i 756 nel 2018, con una differenza del 44%; una riduzione della degenza media da 5,3 giorni nel 2017 a 3,2 nel 2018 (-29%); 96% di aumento di pazienti provenienti da fuori regione, a testimonianza dell’attrattività del reparto a livello nazionale, 20% di aumento della produzione e budget raggiunto al 117.18% senza aumento dei consumi sanitari. Inoltre l’85% di tutte le procedure sono state effettuate con tecnica minimamente invasiva che consiste in un’unica incisione di soli 3 cm, ridotta aggressività dell’intervento, quindi ripresa più rapida e possibilità di trattare anche pazienti altrimenti inoperabili.
“Nel 2018 – sottolinea Scarci – abbiamo iniziato anche una serie di procedure poco diffuse sul territorio: correzioni con tecnica minimamente invasiva di Nuss di difetti congeniti della parete toracica nei bambini, trattamento endoscopico dell’enfisema polmonare, fissazione di fratture costali, biopsie polmonari per via broncoscopicacon apparecchio superdimension: i pazienti possono avere una biopsia di noduli sospetti in piena sicurezza e senza necessità di un intervento chirurgico o altra tecnica invasiva”.
Tra le tante attività del 2018 c’è stato anche il potenziamento del presidio di Desio con un ambulatorio di chirurgia toracica a cadenza settimanale e un chirurgo dedicato per consulenze. Il piano per il 2019 è di potenziare ulteriormente il presidio di Desio con lo spostamento di una parte dell’attività operatoria.
Importante anche la strategia dal punto di vista della presa in carico di pazienti cronici con enfisema polmonare tramite integrazione delle competenze della Pneumologia e Chirurgia Toracica, con confronto a cadenza mensile sul miglior modo per trattare questi pazienti: da ottimizzazione della terapia farmacologica ad interventi chirurgici volti a ridurre i sintomi di difficoltà respiratoria.
Sempre sulla presa in carico dei pazienti con tumore del polmone: prima dell’intervento, con il programma processowner (percorso dedicato creato per ridurre le attese dovute all’esecuzione degli accertamenti diagnostici)il paziente può essere operato in meno di una settimana dove le condizioni cliniche lo richiedano;durante il periodo peri-operatorioil paziente è seguito con il programma Eras (recupero accelerato dopo intervento chirurgico, che mira a ripristinare la normale vita e attività del paziente nel minor tempo possibile e determinare una ritorno ai livelli preoperatori) e periodo successivo fino a 5 anni con un programma di controlli mirato a rassicurare i pazienti e scoprire un’eventuale recidiva di malattia precocemente.
“Il nostro obiettivo – sottolinea Mario Alparone, direttore generale della Asst di Monza – è quello di andare a coprire le necessità di entrambi i presidi, Monza e Desio, oltre ad aumentare la capacità produttiva degli ospedali, ma soprattutto confermare la strategia della presa in carico dei pazienti cronici ed acuti in ogni settore. La Asst di Monza si conferma ancora una volta un’eccellenza grazie all’investimento in professionisti e nelle nuove tecniche per il potenziamento della chirurgia con strumenti all’avanguardia”.