MONZA – La chiesa monzese invita i cristiani a recuperare i valori della fede e ad aprire il cuore ribadendo il messaggio di “restare umani” e a vivere “scegliendo prima le persone”.
Un invito diffuso affidandosi al pulpito della rete con un comunicato firmato dal Consiglio pastorale e i sacerdoti del Decanato di Monza e condiviso sulla pagina facebook Comunità pastorale del Decanato di Monza. Un documento nel quale si fa riferimento non solo alla vicenda dei migranti che nei giorni scorsi a Monza ha fatto particolarmente discutere in merito all’annullamento dell’incontro con l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, ma anche al recupero di quei valori cristiani ultimamente trascurati “come l’amore alla vita – si legge nel documento – la passione educativa, il desiderio di generare figli, la famiglia fondata sul sacramento del matrimonio, la sobrietà nello stile di vita per condividere con chi è nel bisogno, la vicinanza per sostenere la solitudine soprattutto degli anziani, la genialità nel mettere insieme le ricchezze materiali ed intellettuali per creare posti di lavoro e dare più stabilità alla vita di tutti”.
Un comunicato partito dalle riflessione della lettura domenicale del libro del profeta Geremia poi declinato nell’attualità nazionale e cittadina. “Non è giusto e non è saggio usare i migranti come capro espiatorio per tutti i mali – si legge nel comunicato firmato Consiglio Pastorale e sacerdoti del Decanato di Monza -. E’ cristiano vedere anche nei migranti, che vengono tra noi, esseri umani: bambini, giovani, donne e uomini che se accolti, con intelligenza e genialità creativa, diventano una risorsa, di cui, tra l’altro, abbiamo ed avremo sempre più bisogno”.
I sacerdoti monzesi invitano i fedeli brianzoli a pensare più con il cuore e con la fede da testimoniare ogni giorno. “Auspichiamo anche che tutti i cittadini, in particolar modo i cristiani – si legge ancora nel comunicato – attraverso l’esperienza di un cristianesimo vissuto, maturino un giudizio, non determinato da emotività e slogans, ma dalla fede che genera comunità cristiane capaci di testimoniare una direzione diversa e di operare nel tessuto sociale”.
Invitando i fedeli all-azione. “Facciamo sentire la nostra voce di cristiani presenti in questo territorio – conclude il comunicato -. Per ottenere leggi che, unendo accoglienza e legalità, permettano di governare il fenomeno migratorio garantendo inclusione, coesione sociale e sicurezza per tutti. Il Beato Luigi Talamoni, patrono della nostra provincia di Monza e Brianza, che in tempi non più facili dei nostri, ha alzato la sua voce profetica di cristiano per edificare un mondo più giusto e bello, ci sostenga e ci illumini nella nostra gioiosa e pacifica testimonianza del Vangelo”.